Colantuono: «Giocatori redarguiti
Chiediamo scusa a società e tifosi»

“Mai più una cosa del genere”. Con queste parole l'allenatore atalantino Stefano Colantuono ha voluto lasciarsi alle spalle la sconfitta di Piacenza, per poter guardare avanti con maggiore serenità. Prima, il mister ha chiesto scusa a società e tifosi, esprimendo un concetto chiaro. L'Atalanta non può guardarsi allo specchio dopo un gran primo tempo: nel corso della sua storia ultracentenaria la società orobica è stata sempre ricordata per la spirito battagliero dei suoi giocatori.

“Il presidente ha detto delle cose importanti - esordisce Colantuono -. Ha esortato i giocatori a evitare nuovi cali di concentrazione, il vero problema della sconfitta di Piacenza. Nell'Atalanta, in qualsiasi categoria si trovi, non possono mai mancare voglia, attenzione e concentrazione: sono caratteristiche presenti da sempre nel dna della società e della piazza, come ci ha ricordato il presidente. La squadra innanzitutto si deve scusare con la società, che ci sta mettendo nelle condizioni ideali per rendere al meglio. Chiediamo scusa anche ai tifosi presenti sugli spalti e a quelli che ci hanno seguito da casa: il secondo tempo non è accettabile. Bisogna essere presenti, non dare mai tutto per scontato, vivendo di rendita dopo un primo tempo perfetto”.

E' mancata la fame di vittoria, quell'atteggiamento che ti fa condurre in porto la partita in maniera diversa, dopo averla dominata nella prima frazione di gioco. Gli errori sulle palle inattive, secondo il mister, non sono solo colpa della difesa, ma di un gruppo, redarguito alla ripresa dei lavori, che si è rilassato. “Era già successo con il Vicenza e facendo degli allenamenti specifici avevamo risolto il problema. Con l'Ascoli è successo ancora e abbiamo ripetuto il medesimo lavoro. Il gruppo si allena in maniera perfetta e non lascia nulla al caso. Non avevamo l'atteggiamento della squadra che vuole tornare a casa con la vittoria: dobbiamo lavorare immediatamente su questo. Chiedo, anche in maniera violenta, che non ci siano mai più cali di concentrazione e chi è arrabbiato per la partita di Piacenza ha più che ragione”.

Il mister ha anche risposto in merito alle voci di una ipotetica partenza per altri lidi o comunque per il rapporto con i tifosi. «I sondaggi io non li guardo - ha tagliato corto -. Io sto a quanto mi dice il presidente, a quanto mi dice la società. Non mi sento di certo in discussione». La settimana d'avvicinamento al prossimo match di campionato contro il Padova propone il terzo turno di Coppa Italia.

Mercoledì 27 ottobre sarà in campo a Bergamo il Livorno, squadra cadetta che ha come obiettivo la promozione in serie A. “Piacenza è riassumibile così: dai 17 passaggi che hanno portato al gol di Doni alle disattenzioni sui gol avversari nelle tre situazioni su palla inattiva. Non dobbiamo mai credere che le partite siano facili, perché possono cambiare nel giro di pochi minuti, anche radicalmente. Ora pensiamo al Livorno, perché non si può tornare indietro: dobbiamo trarre insegnamento dagli errori fatti”.

Contro gli amaranto sarà importante la prestazione, per dare maggior coraggio e fare ritornare il sereno nell'ambiente nerazzurro, magari con una vittoria, come auspicato dal tecnico romano. “Contro il Livorno dovremmo approcciare con la stessa cattiveria e la mentalità del campionato - conclude Colantuono -. Scenderanno in campo i giocatori meno utilizzati della rosa. Ardemagni difficilmente sarà convocato a causa di un sintomo influenzale: spero di recuperarlo almeno per la panchina. Se avremmo qualche piccola defezione dovremo adattarci: sono convinto che chi scenderà in campo sarà all'altezza della situazione. Vogliamo passare il turno”.

La formazione anti-Livorno è quasi fatta: Colantuono ha confermato il cambio di modulo, Ceravolo prima punta e parecchie assenze importanti. “Doni e Bellini hanno un affaticamento ai flessori. Ci porteremo in panchina i giovani Possenti e Gentili, mentre Peluso e Manfredini giocheranno uno spezzone di partita, in vista del campionato. Avrei lasciato a riposo Raimondi, ma Bellini non sarà dei nostri per un leggero problema ai flessori. Cambieremo modulo e giocheranno Basha e Dalla Bona a centrocampo. In attacco porterò solo Ruopolo precauzionalmente. Defendi, Ceravolo, Pettinari e Bonaventura si occuperanno il reparto offensivo: dovranno adattarsi, soprattutto Ceravolo che giocherà da prima punta”.

Simone Masper

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