L'Ad Percassi: «Godiamoci il primato
ma manteniamo la concentrazione»

«L'attuale primato in classifica con tre lunghezze di vantaggio sulle immediate inseguitrici l'avrei sicuramente sottoscritto in estate. Godiamocelo, ma non possiamo ritenerci appagati. La strada è lunga». Lo ha l'ad dell'Atalanta Luca Percassi.

«L'attuale primato in classifica con tre lunghezze di vantaggio sulle immediate inseguitrici l'avrei sicuramente sottoscritto in estate. Godiamocelo, pertanto, perchè rappresenta un fattore non irrilevante. Al tempo stesso, però, sarebbe un enorme errore ritenerci appagati visto che il campionato cadetto è, davvero, interminabile. Ricordo che mancano quattordici partite alla sua conclusione, l'equivalente di quarantadue punti in palio».

Considerazioni ineccepibili quelle dell'amministratore delegato Luca Percassi già proiettato, comunque, alla sfida di Torino, in programma nel turno infrasettimanale di mercoledì 2 marzo, contro i granata. «Sostenere che si tratterà di una partita complicata è il minimo. Affronteremo, del resto, un' avversaria in grande spolvero impegnata a risalire in modo spedito la graduatoria. Detto questo, però, ce la giocheremo e come la gara, contrapponendo al Toro tutto ciò che di positivo abbiamo sin qui dimostrato di possedere».

Un attimo di pausa e il dirigente nerazzurro ha aggiunto: «Al di là della riconosciuta potenzialità tecnica della squadra, costruita del resto per centrare l' obiettivo-promozione, dovremo fare i conti con prevedibili problemi ambientali. Insomma, sarà un incontro da affrontare con molta intelligenza, intesa nel più ampio senso del termine».

Alla domanda se a seconda del risultato in Piemonte l' Atalanta potrà disegnerà, seduta stante, in maniera consistente il suo prossimo futuro, Percassi ha risposto senza esitazione: «Ovvio che se si tornerà a Bergamo, come ci auguriamo, non a mani vuote sarà meglio sotto qualsiasi aspetto. Ma è il caso di ribadire che, con tre mesi di gare ancora da disputare, la parola d'ordine è quella di mantenere sempre alta la concentrazione e di non farsi condizionare dall'evento della giornata».

Arturo Zambaldo

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