Colantuono: Doni è un grande
E Tiribocchi va lasciato tranquillo

Alla vigilia della partenza per Ascoli, il mister atalantino Stefano Colantuono, ex giocatore dei bianconeri ed ex allenatore della Sambenedettese, ha presentato con precisione il prossimo avversario, galvanizzato dalla cura dell'allenatore Castori.

Alla vigilia della partenza per Ascoli, il mister atalantino Stefano Colantuono, ex giocatore dei bianconeri ed ex allenatore della Sambenedettese, ha presentato con precisione il prossimo avversario, galvanizzato dalla cura dell'allenatore Castori, e apparso in salute negli ultimi match, nonostante non giochi da due settimane.

«Torno nelle Marche, ma sarà una partita come tutte le altre - esordisce il mister atalantino -. Su quel campo ho una tradizione favorevole, ma sarebbe meglio non dirlo per scaramanzia: l'importante è il presente, non quello che è stato. È vero che i nostri avversari sono indietro, ma non come dice la classifica».

«Da quando è arrivato Castori hanno fatto 24 punti in 16 partite, con 6 vittorie 6 pareggi e 4 sconfitte: hanno fatto punti in partite difficili come contro Novara, Varese e Sassuolo. La classifica non è quella attuale, che li vede al penultimo posto, ma con i 6 punti di penalizzazione e le due partite da recuperare potenzialmente è una squadra da 40 punti, che adesso valgono i playoff. Non giocano da due partite: per loro può essere sia uno svantaggio che un vantaggio».

È ancora presto per capire di più sulla formazione atalantina che sfiderà i marchigiani, ma il pensiero di mister Colantuono appare sicuro e ben motivato, soprattutto per quanto riguarda le scelte da operare nel reparto difensivo. «Il modulo sarà ancora il 4-4-2, mentre per quanto riguarda le scelte è ancora troppo presto. Non perdiamo da 13 partite, nel corso delle quali abbiamo anche espresso un buon calcio e quindi abbiamo bisogno di continuità».

«Quando hai 28 giocatori devi tenerli sulle spine, perché serviranno tutti: bisogna fare delle scelte anche in funzione di questo. Manfredini è rientrato, ma non me la sento di toccare una difesa che sta facendo così bene. Siamo contentissimi che ha recuperato, ma non bisogna cambiare sempre. Talamonti, Pettinari, Troest sono gli altri giocatori sulla via del recupero. Questa settimana abbiamo avuto due giorni in meno di lavoro. Il match con il Novara è stato dispendioso, ma abbiamo una rosa numerosa. Stiamo cercando di recuperare lavorando in maniera differenziata».

C'è stato modo di commentare anche l'urlo di battaglia del presidente Percassi delle ore precedenti, quando il patron atalantino ha voluto caricare i suoi per mantenere alta la tensione in tutto l'ambiente. Il mister atalantino ha speso due parole in particolare per Doni, elogiandolo per l'attaccamento alla squadra e per il rispetto avuto verso i compagni prima del match con il Novara.

«Non dobbiamo dare per scontato nulla. Il presidente ha fatto bene a richiamare tutti all'attenzione, cosa che del resto ho fatto personalmente con i giocatori in questi giorni. Non bisogna stravolgere e in certi momenti bisogna dare fiducia a giocatori che sono in un momento particolare. Padoin ha giocato e ha fatto gol, ha bisogno di crescere e ha margini di miglioramento e l‘unico modo per farlo è giocando».

«Doni è un grande: la scorsa settimana è venuto da me dicendo che non era nelle condizioni per scendere in campo contro il Novara. Non mi priverei mai di Doni, ma non era al massimo e l'ho lasciato in tribuna. È il massimo per un allenatore sentirsi dire queste parole da un giocatore».

Infine il mister romano ha difeso a spada tratta gli attaccanti a sua disposizione, spendendo una parola particolare per Simone Tiribocchi, che non sta attraversando il suo miglior momento di forma. «Le coppie d'attaccanti non sono per forza quelle, si possono cambiare con costanza. Ricordiamoci che la coppia Tiribocchi-Ruopolo è stata quella che ha dato più soddisfazioni: si può sempre tornare all'antico».

«Non vorrei che l'ambiente si fosse dimenticato che Tiribocchi è il capocannoniere ed è un giocatore importante. Bisogna lasciarlo tranquillo, è leggermente sotto la sua media: mi dispiace quando si esalta un giocatore e poi non lo si considera più. Tiribocchi tornerà a fare quello che ha sempre fatto. È normale per un giocatore avere dei periodo meno brillanti».

Simone Masper

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