Abbonamenti contro le famiglie
La società deve ripensarci

Siamo di fronte a un plebiscito che non ammette dubbio alcuno: circa il 75% dei numerosi partecipanti al sondaggio del nostro sito si è detto, sin qui, insoddisfatto della campagna abbonamenti dell'Atalanta, presentata venerdì.

Siamo di fronte a un plebiscito che non ammette dubbio alcuno: circa il 75% dei numerosi partecipanti al sondaggio del nostro sito si è detto, sin qui, insoddisfatto della campagna abbonamenti dell'Atalanta, presentata venerdì.

C'era da aspettarselo visto il consistente lievitare dei costi rispetto a quelli che avevano entusiasticamente scatenato la corsa al tagliando la scorsa estate nonostante l'avventura nella serie cadetta. Scordandoci giocoforza la prevedibile e sotto molteplici aspetti irripetibile campagna promozionale del 2010-2011 va, comunque, evidenziato che i prezzi per il prossimo campionato rispecchiano, nella fascia più popolare, quelli di due anni or sono allorquando i nerazzurri giocavano nella massima divisione.

L'inequivocabile malcontento di una larga fetta di tifosi è, nella sua quasi totalità, concentrato sulla mancanza di incentivi a favore delle famiglie, con i ragazzi rigorosamente inclusi. Come si può, quanto meno in questo ambito, non condividere le lagnanze? Coi tempi di crisi economica che stiamo attraversando, ci risulta infatti difficile se non addirittura impossibile non avallare considerazioni e tesi, soprattutto di quei genitori costretti a disattendere le promesse ai figli di rinnovare o sottoscrivere per la prima volta l'abbonamento.

Tanto più se pensiamo alla proverbiale cultura insita nell'Atalanta di privilegiare la politica dei giovani, figlia di un auspicabile e duraturo avvicinamento ai colori nerazzurri. È solo il caso di ricordare che già agli inizi degli anni Settanta il presidente Achille Bortolotti, su pressione del segretario Giacomo Randazzo, istituì la tessera «speciale ragazzi» (riservata ai ragazzini sotto i 14 anni, 10 mila lire le Curve e 30 mila la gradinata scoperta, l'attuale Creberg) aderendo alla lungimirante proposta del Club Amici dell' Atalanta e fu subito un grande successo.

Un occhio di riguardo, sempre, ai giovani, lo ha riservato, sia pure a intermittenza, Ivan Ruggeri. E, proprio anche in base ai suggerimenti e alle reazioni, intesi in maniera costruttiva, da parte dei supporter, perché escludere un ripensamento, magari a tempo di record, di chi è al timone del club atalantino? Dopotutto, società e tifosi navigano da sempre sulla medesima barca!

Arturo Zambaldo

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