Atalanta, solidarietà dei compagni
«Fiducia in Cristiano e Thomas»

«Nel massimo rispetto per il lavoro di chi deve giudicare e di tutte le persone coinvolte intendiamo ribadire la nostra sincera solidarietà e totale fiducia in Cristiano e Thomas». È la lettera di solidarietà dei giocatori dell'Atalanta a Doni e Manfredini.

«Nel massimo rispetto per il lavoro di chi deve giudicare e di tutte le persone coinvolte intendiamo ribadire la nostra sincera solidarietà e totale fiducia in Cristiano e Thomas, due calciatori esemplari all'interno del nostro gruppo, per spirito di sacrificio, dedizione al lavoro e attaccamento alla maglia; e due compagni di squadra che hanno contribuito in maniera determinante al raggiungimento di quell'obiettivo, la serie A, che tutti noi, insieme, volevamo fortemente».

Inizia così la lettera di solidarietà dei giocatori dell'Atalanta a Doni e Manfredini, squalificati dalla Disciplinare e in attesa del giudizio d'appello. La lettera, scritta di loro pugno, è stata consegnata all'agenzia Ansa e pubblicata nel pomeriggio di sabato, poco prima dell'inizio del trofeo Banco Popolare.

«Non possiamo credere - dicono i compagni di squadra - che due di noi siano coinvolti in tutto questo, non possiamo credere che le carriere, l'immagine, la vita di due uomini, che noi conosciamo profondamente, siano segnate per sempre. Siamo invece convinti che verranno riconosciuti estranei a queste vicende nei prossimi gradi di giudizio».

«Abbiamo lavorato tanto, subìto mille pressioni e affrontato altrettante difficoltà. Abbiamo pianto per paura di non farcela, per rabbia, ma alla fine per gioia, sempre tutti uniti. Per questo ci sentiamo toccati da questa sentenza e a tutti vogliamo comunicare il nostro disappunto nei confronti di chi ha messo in discussione la vittoria strameritata sul campo in un campionato difficile come quello di B».

«Affronteremo questa battaglia - concludono - come ne abbiamo affrontate tante altre, con lo spirito da Atalanta. I bergamaschi sanno bene questo cosa significa. Dimostreremo di onorare maglia, città, tifosi e due compagni che sin dall'inizio della vicenda, in modo prevenuto, sono stati pubblicamente additati e trattati come colpevoli. Forza Cristiano, forza Thomas, forza Atalanta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA