Gualdi è tricolore di maratona
Il campione uscente Bourifa 3°

Il bergamasco Giovanni Gualdi (Fiamme Gialle) si è laureato campione italiano 2011 di maratona con l'ottava posizione (primo italiano) nella XXV Turin Marathon e il tempo di 2h14'. Gualdi ha preceduto Bona e l'altro bergamasco, il campione uscente Migidio Bourifa (2h15'30").

Il bergamasco Giovanni Gualdi (Fiamme Gialle) e Martina Celi sono i campioni italiani 2011 di maratona. A stabilirlo, nella mattinata di domenica 13 novembre, è stata la XXV Turin Marathon Gran Premio La Stampa, dove il 32enne lombardo delle Fiamme Gialle ha conquistato il primo titolo assoluto della carriera chiudendo ottavo in 2h14'00", stesso piazzamento della 24enne dell'Esercito con l'oro tricolore al collo in 2h36'11" e tre secondi di primato personale.

Argenti al campione nazionale di mezza maratona Francesco Bona (Aeronautica), 2h15'30" (11°), e alla tenace Ornella Ferrara (PBM Bovisio Masciago/2h36'52"/9ª), bronzo mondiale dei 42,195km a Goteborg 1995 e oggi azzurra della corsa in montagna.

Sul terzo gradino del podio sono, quindi, saliti il tricolore uscente Migidio Bourifa (Valle Brembana), 2h15'49" (12°), recuperato negli ultimi chilometri da Gualdi, e l'esordiente Martina Facciani (Runner Team 99/2h37'15"/10ª).

A vincere la gara è stato il marocchino Abdelaziz El Idrissi, autore di un probante 2h08'13" (1h04'59" alla Mezza), personal best e secondo miglior crono di sempre nelle venticinque edizioni dell'evento torinese che ha visto al via oltre 3000 runners.

Il 25enne, tesserato per il Cus Genova, ha dichiarato che a gennaio 2012 farà domanda per l'ottenimento della cittadinanza italiana. Dietro di lui sono giunti il keniano William Chebor (2h08'21") e l'etiope Megersa (2h08'45"), entrambi staccati dal vincitore a partire dal 40° km.

Tra le donne, invece, successo al termine di una gara praticamente tutta in solitaria per l'ucraina Yulia Ruban, 2h27'10". Alle sue spalle la lituana Rasa Drazdauskaite (2h29'46") e la russa Silvia Skvortsova (2h30'09").

Il commento di Gualdi: «Vengo da una stagione fisicamente abbastanza tribolata, ma per fortuna da metà anno non ho più avuto dolori. Ora mi alleno con Bourifa e oggi quando al 38° km l'ho superato mi sono emozionato e lui mi ha incitato. Mi aveva detto che se avesse perso il titolo voleva che fossi stato io a vincerlo e sono contento di esserci riuscito».

«Negli ultimi chilometri sono stato spinto anche dal pensiero di mia moglie e mia figlia che mi aspettavano al traguardo e così quando sono arrivato sono subito corso ad abbracciarle. Questo titolo mi dà la possibilità di guardare oltre. Conto di fare un'altra maratona in primavera. Voglio provare ad andare più forte perché 2h14 non è abbastanza per sognare Londra».

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