Mondonico a Domenica In:
«Esami ok, aiutiamo i bambini»

Emiliano Mondonico, ex allenatore dell'AlbinoLeffe, è intervenuto a «Domenica In» su Rai 1 nell'ambito della puntata speciale «Così è la vita» dedicata alla ricerca sul cancro: «I miei esami sono ok, i fondi per aiutare i bambini».

Emiliano Mondonico, ex allenatore dell'AlbinoLeffe, è intervenuto domenica 13 novembre a «Domenica In» su Rai 1 nell'ambito della puntata speciale «Così è la vita» dedicata alla Giornata per la Ricerca sul Cancro promossa dall'Airc.

«Così è la vita» ha partecipato alla maratona televisiva organizzata dalla Rai per la raccolta fondi (che ha superato i 2,5 milioni di euro proprio mentre il mister stava parlando) e il «Mondo» ha offerto una testimonianza di coraggio e speranza raccontando la sua storia.

Una storia conosciuta da tutti il 13 giugno 2011 quando Mondonico, 64 anni, in una conferenza stampa confessò di essere malato. Un tumore all'addome che ha costretto il tecnico a due operazioni a distanza di 5-6, ma la notizia più bella l'ha data proprio il «Mondo» in diretta: «Ho ritirato due giorni fa gli esami ed è tutto a posto».

Mondonico ha raccontato i suoi momenti più duri: «I cattivi pensieri arrivavano sempre di notte ed erano sempre più pressanti. Per me è stato molto difficile il periodo tra le due operazioni, per fortuna c'è stato il calcio, un'alternativa a cui pensare e per la quale preoccuparmi. Il mondo del calcio mi è stato molto vicino aiutandomi a ricacciare indietro la rassegnazione».

«Il mio tumore è abbastanza raro e non si può curare con le medicine, bisogna asportarlo, ecco perché mi sento di dire che bisogna fare squadra, dobbiamo aiutare i ricercatori, è necessario che i fondi consentano di scoprire nuove cure e nuove medicine, non possono esserci più malattie incurabili».

«Un discorso che vale soprattutto per i bambini. Quando sono stato 15 giorni in ospedale ne ho visti molti, bambini di un anno, molto piccoli, con malattie gravissime. Più che per me - la mia posizine è passata in secondo piano - ho pregato per loro, loro sono esseri indifesi, devono avere un aiuto in più. Ecco perché bisogna fare il massimo per trovare i giusti rimedi». 

Mondonico ha visto un filmato in cui i giocatori dell'AlbinoLeffe e l'allenatore Fortunato l'hanno salutato prenotando un salame e una cena nella sua cascina di Rivota d'Adda. «L'AlbinoLeffe è la mia seconda famiglia. Rincorrere la salvezza nello scorso campionato mi ha aiutato a superare e a dimenticare il mio male e qualche volta ho dato la precedenza al calcio senza pensare alla malattia».


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