Atalanta, debutta il bandierone:
80 metri, «coprirà» la Creberg

Dalla sfida dell'Atalanta con il Napoli di questa sera, 26 novembre, la coreografia dello stadio Azzurri d'Italia si arricchirà. Farà l'esordio nella tribuna Creberg un bandierone, rigorosamente nerazzurro, lungo 80 metri e alto una ventina.

Dalla sfida dell'Atalanta con il Napoli di questa sera, 26 novembre, la coreografia dello stadio Azzurri d'Italia si arricchirà. Farà l' esordio nella tribuna Creberg un bandierone, rigorosamente nerazzurro, lungo 80 metri e alto una ventina.

«Padrino» dell' iniziativa il Centro Coordinamento Amici dell' Atalanta, l'associazione dei supporter nerazzurri che raggruppa circa 5 mila iscritti sparsi nelle 54 sezioni della città e della provincia.

Il bandierone coprirà interamente le dimensioni della Creberg. Preposti a innalzarlo (il peso è di 120 chilogrammi) all'ingresso delle squadre in campo, e a tenerlo teso per un paio di minuti 20 supporter, per lo più già occupati, come volontari, nei vari servizi allo stadio gestiti, sempre, dagli Amici.

Si tratta di un evento del tutto inedito per la stessa Creberg che viene così ad aggiungersi all'altro bandierone da tempo visibile e di casa nella Nord.

Con giustificato orgoglio il presidente degli Amici, Marino Lazzarini ha detto: «È da un po' che stavamo pensando di colorare in modo forte la tribuna Creberg dove già i nostri club sono soliti appendere i rispettivi striscioni. Abbiamo, allora, puntato sul bandierone che esporremo nelle grandi occasioni. Si è deciso di inaugurarlo con il Napoli anche perché riteniamo che alla luce dei fari il gigantesco vessillo assuma un aspetto fantasmagorico».

Al Centro di Coordinamento, intanto, si sta mattendo a punto l'organizzazione della tradizionale Festa degli auguri natalizi, ques' anno programmata per il tardo pomeriggio di martedì 6 dicembre, al Centro Congressi Papa Giovanni 23°. E' il caso di ricordare che verranno assegnati i riconoscimenti al presidente nerazzurro Antonio Percassi, al giocatore Giacomo Bonaventura, al giornalista Stefano Serpellini e al club Monte Baldo (Trento).

Arturo Zambaldo

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