Atalanta, un punto col Chievo
E non c'è da storcere il naso

Non siamo tra quelli che storgono il naso perché i nerazzurri non sono rientrati da Verona con una vittoria. Il punto del Bentegodi, infatti, ci soddisfa e come: il risultato di parità ci consente di rimanere a debita distanza dalla zona rossa.

Non siamo tra quelli che storgono il naso perché i nerazzurri non sono rientrati da Verona con una vittoria. Il punto del Bentegodi, infatti, ci soddisfa e come: il risultato di parità ci consente di rimanere a debita distanza dalla zona rossa della graduatoria.

Se, poi, dalla giustizia sportiva ci restituiranno qualcosa, ci ritroveremmo di colpo in piena lotta per un posto in Europa e scusate se è poco. Certo, ad essere esigenti sino in fondo, la prova degli atalantini non è coniugabile con altre (e non poche) convincenti o addirittura brillanti offerteci, sin qui, nella corrente stagione sportiva.

Specie a centrocampo, contro il team di Di Carlo, non tutto è funzionato a dovere sicchè a risentire, in maniera particolare, sono state le azioni offensive e conclusive. Nonostante ciò l'Atalanta è riuscita a creare un paio di ghiotte occasioni, una per tempo, per portarsi in vantaggio. Ci riferiamo a quella, prima, di Carmona (pallone oltre la porta da distanza ravvicinata) seguita dalla gran parata di Sorrentino su tiro molto insidioso (guarda caso) di bomber Denis.

Buono, invece, il reparto arretrato anche se la perdita di Peluso (in ottima forma nelle ultime uscite) dopo una manciata di minuti dal pronti-via non va proprio sottovalutata. Pure l' assenza di Schelotto, per squalifica, non è stata cosa da poco specie se si considera che il suo sostenuto, Bonaventura, non si è espresso al meglio.

Tornando all' importanza della suddivisione della posta in palio incamerata, va aggiunto che il Chievo doveva riscattare la figuraccia della settimana precedente in quel del “Meazza” con il Milan. E se al termine della sfida l'allenatore clivense si è detto soddisfatto di quanto raccolto significa che l'Atalanta lo ha infastidito parecchio.

Da salutare, poi, con ampia soddisfazione il rientro del lungodegente Ferreira Pinto, impiegato da mister Stefano Colantuono dal ventesimo minuto della ripresa. Un Pinto entrato subito in partita lanciando, così, al tecnico di Anzio il forte e chiaro messaggio di un suo più che possibile utilizzo nel prosieguo del campionato.

Naturalmente adesso è il caso di pretendere il ritorno in fretta al successo che manca da tre turni. Il calendario sembra darci una mano considerato che nel prossimo appuntamento di domenica 11 dicembre sarà il Catania a giocare allo stadio Azzurri d' Italia. Nessuna partita, si sa, è da prendere sottogamba ma con giocatori da puntualmente motivati come i nostri è impossibile non guardare avanti con il bicchere mezzo pieno.

Arturo Zambaldo

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