Gervasoni, trema l'AlbinoLeffe
Ecco il verbale dell'interrogatorio

Pisa-AlbinoLeffe, Salernitana-AlbinoLeffe, Frosinone-AlbinoLeffe e AlbinoLeffe-Ancona, giocate nel 2009: sono le partite che Gervasoni e alcuni suoi compagni hanno truccato. Mentre Piacenza-AlbinoLeffe sarebbe stata concordata tra le società.

Pisa-AlbinoLeffe, Salernitana-AlbinoLeffe, Frosinone-AlbinoLeffe e AlbinoLeffe-Ancona, tutte giocate nel 2009: sono queste le partite che Carlo Gervasoni e alcuni suoi compagni hanno truccato, o cercato di combinare, per conto degli zingari. Mentre Piacenza-AlbinoLeffe sarebbe stata addirittura concordata tra le due società.

A riferirlo è Carlo Gervasoni nell'interrogatorio di martedì davanti al pm Roberto di Martino. Su Atalanta-Piacenza l'ex calciatore del Piacenza ha confermato l'accordo con Doni per il rigore. E rispunta il nome del giocatore del Bari Andrea Masiello, ora terzino dell'Atalanta, per la combine Palermo-Bari del campionato 2010-2011.

Le prime combine risalgono al 2009, spiega Gervasoni, quando Matteo Gritti (bergamasco, all'Atalanta dal '99 al 2001), portiere del Bellinzona ed ex AlbinoLeffe, contattò Filippo Carobbio, con cui aveva giocato anni prima, dicendo che «alcune persone erano disponibili ad investire delle somme ingenti per alterare il risultato di partite di calcio allo scopo di vincere le scommesse».

«Effettivamente Gegic e i suoi amici introdussero un discorso circa l'eventualità di acquistare qualche squadra del campionato italiano di serie B o di C1, ma non si parlò di un possibile acquisto dell'AlbinoLeffe. Tra i nomi che vennero fatti ricordo quelli del Como e del Grosseto».
 
Pisa-AlbinoLeffe 2-0, del 7 marzo 2009, è la prima partita manipolata. «Io e Carobbio abbiamo deciso di coinvolgere altri giocatori dell'AlbinoLeffe e cioè il portiere Narciso, Ruopolo, Conteh, Cellini, con i quali ci siamo incontrati a casa mia - spiega Gervasoni al pm -. Ci fu una discussione al termine della quale Narciso e Cellini decisero di non aderire».

«Avevamo deciso di lasciare perdere, ma gli slavi si rifecero vivi e allora abbiamo deciso di aderire alla loro offerta pur senza l'accordo di Narciso e Cellini, ma coinvolgendo anche Caremi. Se non ricordo male gli slavi ci avevano anticipato 15 mila euro a testa per ciascuno dei suddetti giocatori che partecipavano all'accordo. Non mi risulta che sia stato coinvolto il Pisa».

Su Piacenza–AlbinoLeffe del 20 dicembre 2010 Gervasoni, che allora era alla Cremonese, ricorda che «Cassano, portiere del Piacenza, quando fui trasferito a quest'ultima squadra, mi disse che l'incontro era stato combinato tra le due dirigenze. Secondo il predetto erano d'accordo sia i giocatori che le società».

Su Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011 Gervasoni, al gip, aveva parlato di accordi con Gegic, che avrebbe dato a lui e a Cassano 80-90 mila euro per perdere mentre altri 90 mila euro avrebbero dovuto ricevere dai fratelli Cossato. Ma le dichiarazioni di Doni e Benfenati confermano un accordo diretto con l'ex capitano nerazzurro.

«Effettivamente l'incontro con Doni davanti agli spogliatoi c'è stato - spiega Gervasoni -. Io non sapevo neppure che lui fosse a conoscenza degli accordi né sapevo di un coinvolgimento dell'Atalanta o di giocatori dell'Atalanta. Fu lui ad avvicinarsi a me ed a esprimersi con una frase analoga a quella che ha riferito nel verbale, anzi disse: «Siamo convinti di fare quello che dobbiamo fare?» e io rimasi piuttosto sorpreso. Cassano mi invitò a dire a Doni che, qualora ci fosse stato un rigore a favore dell'Atalanta, lo tirasse centrale. Accadde poi che in occasione del primo rigore Doni tirò ed effettivamente scelse una traiettoria centrale».

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