Luis Enrique: «Troppo distratti
De Rossi fuori? Scelta tecnica»

«Non parlo mai di cosa succede all'interno della squadra nello spogliatoio e in albergo. Non l'ho visto pronto e se non vedo un calciatore pronto non va in campo perchè penso che la squadra sia più importante di un singolo». Così Luis Enrique, scelta tecnica.

«Non parlo mai di cosa succede all'interno della squadra nello spogliatoio e in albergo. Non l'ho visto pronto e se non vedo un calciatore pronto non va in campo perchè penso che la squadra sia più importante di un singolo». Scelta tecnica: così Luis Enrique prova a spiegare l'esclusione di Daniele De Rossi per la sfida con l'Atalanta finita 4-1 per i nerazzurri.

Un'esclusione che invece legata a motivi disciplinari (un ritardo di qualche minuto alla riunione tecnica), anche se il tecnico giallorosso non vuole ammetterlo: «Il primo dispiaciuto sono io ma non l'ho visto pronto. E se lo sarà per il derby lo dirò domenica... Tornassi indietro rifarei la stessa cosa e niente può assicurare che, con lui in campo, la Roma avrebbe evitato questa sconfitta. La squadra ha reagito male a questa decisione?».

«È vero e questo mi preoccupa, però nel costruire una squadra è necessario anche questo, per me vi sono delle responsabilità non negoziabili. E non è vero che questa è una rivoluzione: ho frequentato per quindici anni gli spogliatoi di Barcellona e Real Madrid, a medio-lungo termine queste decisioni non saranno uno sbaglio».

«Ci sono poche cose da salvare, non siamo entrati in partita sin dal primo tempo, soffrendo troppo le loro ripartenze. Avevamo riaperto il match ma nella ripresa le cose non sono cambiate. E così è molto difficile». Luis Enrique boccia la sua Roma.

«Loro hanno avuto vita troppo facile nelle ripartenze. La partita dopo il 3-1 era finita, e dopo l'espulsione di Osvaldo è stata da dimenticare. Una Roma distratta? Sono d'accordo, non so se la squadra che andrà in campo farà un bel calcio o sarà distratta. Oggi eravamo distratti dal primo minuto e questo mi dà dispiacere. Inizia ad essere un problema ogni volta che giochiamo in trasferta ed è sempre più difficile da risolvere».

La difesa giallorossa, con i 35 gol subiti, resta sotto accusa: «Il problema è di tutta la squadra. Se vogliamo avere il predominio nel campo avversario dobbiamo giocare con una struttura tipo. Non ho nessun dubbio sulla qualità dei miei giocatori: oggi siamo stati lontanissimi dall'Atalanta però sono convinto che possiamo lottare per andare ancora più in alto in classifica».

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