Ferri: «La difesa più solida
è merito di tutta la squadra»

In un'Atalanta con la difesa meno battuta del girone di ritorno, ma con pochi uomini a disposizione, c'è sempre un giocatore in grado di garantire il meglio, nonostante il suo nome non sia tra i più osannati. Stiamo parlando di Michele Ferri.

In un'Atalanta con la difesa meno battuta del girone di ritorno, ma con pochi uomini a disposizione, c'è sempre un giocatore in grado di garantire il meglio, nonostante il suo nome non sia tra i più osannati. Stiamo parlando di Michele Ferri, alla seconda stagione in maglia nerazzurra. Il difensore atalantino racconta così il momento d'oro della difesa bergamasca.

«È sempre bello avere la difesa meno battuta ed è gratificante per il nostro lavoro settimanale - ha affermato -. Ci sono periodi in cui le cose vanne meglio e altre in cui basta un niente per subire gol. Adesso ci sta andando tutto bene. Nel calcio di oggi il merito di non subire il gol va a tutta la squadra, non solo alla difesa. Dipende da tutti: se già gli attaccanti danno una mano e stanno sotto la linea della palla anche per i difensori è un grosso vantaggio».

Dal suo arrivo a Bergamo Ferri è spesso partito con i gradi da panchinaro, salvo poi mettere in dubbio mister Colantuono con le sue ottime prestazioni. Contro l'Udinese è sceso in campo a freddo al posto dell'infortunato Stendardo e ha ancora dato il suo grande contributo.

«Non è facile per nessuno entrare in quel modo, perché sei lì a parlare e scherzare in panchina e poi ti ritrovi subito in campo senza riscaldamento. Fa parte del gioco e in quel momento lì bisogna cercare di fare meno danni possibili. Sul mio futuro non ho ancora avuto alcun segnale e aspetto sempre con fiducia».

Il tuttofare della difesa nerazzurra ha concluso parlando del prossimo avversario, il Parma del bergamasco Donadoni, con la sfida in programma domenica 11 alle 15 al Comunale. «Una vittoria sarebbe un grosso passo avanti verso la salvezza. Ci aspetta un'altra battaglia come quella di Udine. Il Parma è una squadra muscolare, si chiude bene e riparte in velocità. Ha giocatori della qualità di Giovinco e Biabany e dovremo stare attenti alle loro ripartenze».

Simone Masper

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