Comark, al PalaFacchetti
il fanalino di coda Castelletto T.

Dopo gli ultimi due impegnativi confronti con la corazzata Omegna e il tosto Perugia (come da pronostici il primo perso, l'altro vinto) per la Comark è la volta del fanalino di coda Castelletto Ticino. Appuntamento domenica al PalaFacchetti, ore 18.

Dopo gli ultimi due impegnativi confronti con la corazzata Omegna e il tosto Perugia (come da pronostici il primo perso, l'altro vinto) per la Comark è la volta del fanalino di coda Castelletto Ticino. Appuntamento domenica al PalaFacchetti, ore 18.

La vittoria per il team orobico è,dunque, d'obbligo. Ad esigerla è il prosieguo alla corsa-playoff, alla portata visti la classifica e il calendario . Viceversa un passo falso, evidentemente non annunciato, creerebbe un mare di guai proprio nel momento cruciale di questa regular season che ci ha offerto un cammino davvero soddisfacente.

Gli avversari di turno hanno sin qui centrato soltanto 10 successi mentre la Comark ne vanta addirittura 7 in più. Castelletto, comunque, arriva nella cittadina della Bassa fresco dei 2 punti conquistati, tra le mure amiche, sul Siena (87-76) subito dopo il pesante ko subito a Santarcangelo di Romagna (51-80!).

Allenato da De Pol si avvale dell'ex regista Comark Ferrarese e dei collaudati Piazza e Marusic, tanto per citare i suoi giocatori più rappresentativi. Nel girone di andata capitan Zanella e compagni uscirono bastonati da quel palasport (85-68 il risultato) al termine di una gara molto deludente sotto varii aspetti. Il ricordo di quella sorprendente sconfitta dovrebbe costituire una ragione in più per affrontare i contendenti con la dovuta concentrazione e non con sufficienza. Coach Adriano

Vertemati disporrà dei 10 titolari a tutti gli effetti considerato il recente pieno recupero fisico del monumentale Vitale e del play nonchè “mangiacanestri” Marino (20 punti giovedì scorso inflitti al citato Perugia). Ipotizzabile il seguente quintetto al via: Borra, Zanella, Vitale, Marino e Fabi. A disposizione per i cambi Cazzolato, Planezio, Marulli, Molinaro e Carnovali.

Arturo Zambaldo

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