Allo stadio col bimbo di 6 mesi?
Anche a lui fanno pagare: 13 euro

Della serie quando le regole sono rigide, forse un po' troppo. Accade così che un bimbo di sei mesi, in braccio alla mamma, venga bloccato all'ingresso dello stadio. Dov'è il suo biglietto? Non ce l'ho. Ma il tagliando serve: e il papà corre ai ripari.

Della serie quando le regole sono rigide, forse un po' troppo. Accade così che un bimbo di sei mesi, in braccio alla mamma, venga bloccato all'ingresso dello stadio. Dov'è il suo biglietto? Non ce l'ho. Ma il tagliando serve: e il papà corre ai ripari.

È accaduto domenica a Bergamo, in occasione di Atalanta-Parma. Mamma con figlioletto, e zia, si presentano al cancello d'ingresso: due biglietti regolarmente pagati per assistere al match. Ma gli stewart fermano le signore: dov'è il tagliando del bimbo?

L'equivoco viene presto chiarito. Senza non può entrare. Le regole sono regole. Giro di telefonate, si avvisa il papà: neppure lui, che ha una rivendita dove si staccano i biglietti per il Comunale, sapeva di questo obbligo.

Ordina il biglietto al sistema, e arriva un'altra sorpresa: il biglietto per il pargolo, forse il più piccolo tifoso di domenica llo stadio, costicchia. Il conto è di 13 euro. Corsa allo stadio: ma, a futura memoria, il biglietto non basta. Serve anche un documento, che il piccolo non ha. Questa volta è stato sufficiente il tesserino sanitario...

L'Atalanta spiega: la norma è legata a una questione di sicurezza. Se ogni mamma si portasse il pargoletto (non pagante) non si saprebbe quante persone ci sono all'interno dello stadio.

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