Tiri liberi sul basket bergamasco
Comark, metamorfosi annunciata?

Dal capolavoro della Comark, in trasferta, contro Casalpusterlengo alla battuta a vuoto, interna, di fronte al Napoli a distanza di soli quattro giorni. Semplice interpretare il perché della metamorfosi. Tutto sta nella differenza di spessore delle ultime avversarie.

Dal capolavoro della Comark, in trasferta, contro Casalpusterlengo alla battuta a vuoto, interna, di fronte al Napoli a distanza di soli quattro giorni. Semplice interpretare il perché della metamorfosi. Tutto sta nella differenza di spessore delle ultime avversarie.

Da una parte, cioè, un Casalpusterlengo dalla potenzialità discreta e dal rendimento in progressivo calando; dall'altra un Napoli non a caso incontrastata capolista del suo girone. Si sperava alla vigilia che fossero le maggiori motivazioni dei trevigliesi, in lizza per il secondo posto nella regular season, a rendere ardua la vita a contendenti ormai aritmeticamente irraggiungibili in classifica.

Ma all'atto pratico nemmeno il fattore campo a favore è riuscito a ribaltare le differenti qualità tecniche dei roster in questione. Prepariamoci, anche se non è detta ancora l'ultima parola, a vedere Torino precederci nella seconda piazza.

D'accordo che quando mancano un paio di turni alla fine della prima fase il ritardo nei confronti del team piemontese è di due uniche lunghezze ma in caso di parità saranno avvantaggiati gli stessi torinesi in virtù di una migliore differenza canestri.

Collocandoci terzi non usufruiremo in una eventuale bella, nei successivi playoff, del PalaFacchetti. Poco male? Giocare la gara decisiva davanti al pubblico amico costituisce in genere un contributo di una certa rilevanza anche se però in questo torneo la squadra bergamasca di blitz pure su campi ostici ne ha compiuti parecchi.

L'importante, comunque, sempre in chiave playoff è presentarsi al meglio sotto il duplice aspetto della condizione atletica e psicologica. Più d'un pronostico, del resto, è stato ribaltato nelle sfide con in palio risultato importanti.

La società, capeggiata appassionatamente dal presidente Gianfranco Testa, ingaggiando in corsa il talentuoso Marino per affiancarlo al monumentale Vitale e al conclamato Zanella ha lanciato il chiaro messaggio di ritenere il proprio roster la classica mina vagante nei prossimi scontri-promozione. Siamo dell'idea che attribuendogli quella veste difficilmente ci sarà da ricredersi.
Arturo Zambaldo

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