In via Tremana le sue foto e i trofei
Il campo di Monterosso a Morosini

Le maglie delle squadre in cui ha giocato, i tanti trofei vinti e tantissime foto: con la fidanzata, con gli amici, con la famiglia, con i compagni di squadra. È questa la casa di Piermario Morosini qui a Bergamo, in via Tremana.

Le maglie delle squadre in cui ha giocato, i tanti trofei vinti nella sua carriera di calciatore e tantissime foto di Piermario: con la fidanzata, con gli amici, con la famiglia, con i compagni di squadra. È questa la casa di Piermario Morosini qui a Bergamo, in via Tremana. Qui ci sono tutti i ricordi di una vita. Tutto è rimasto come Mario l'aveva lasciato l'ultima volta che è stato a Bergamo.

Intanto il quartiere di Monterosso continua a piangere il ragazzo. Con un progetto: dedicare a Piermario Morosini il campo dell'oratorio, in via San Gregorio Barbarigo, dove ha sede la Polisportiva Monterosso. È l'intenzione di Giovanni Molica, presidente della Polisportiva: «Con i consiglieri abbiamo pensato di dedicargli il campo a sette dell'oratorio, dove veniva a giocare d'estate a calcetto con i suoi amici e dove si disputa il Memorial per suo fratello Francesco». «Dedicargli il campo dell'oratorio è il minimo che possiamo fare», aggiunge Erico Rota, presidente della sezione calcio della Polisportiva. «Nel campo dell'oratorio giocano le squadre dei più piccoli che hanno sempre visto Mario come un idolo - spiega Giacinto Prometti, consigliere della Polisportiva -. Lui amava i bambini ed era molto disponibile, non è mai mancato al trofeo dedicato a suo fratello al quale partecipavano esordienti e pulcini». E proprio all'entrata di quel campo, dove è stata posta l'immagine di Morosini, ci sono le sciarpe del Monterosso e mazzi di rose, gigli e margherite da parte della società, degli amici e dei tifosi. Diversi, inoltre, i giovanissimi che sono passati per una preghiera, un saluto ed entrare in sede per osservare le foto e le maglie del giocatore e farsi raccontare qualcosa di lui. Tanti gli hanno reso omaggio, anche i tifosi della curva nord che hanno espresso il loro dolore attraverso uno striscione appeso fuori dalla curva Pisani: «Umile bergamasco, vero atalantino dentro. Ciao Moro, la tua curva ti rende onore».

Su L'Eco di Bergamo del 16 aprile i ricordi dei parenti.

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