L'AlbinoLeffe è già spacciato?
A Pala il compito di evitarlo

Siamo tra i pochi che non ritengono, ormai, spacciato l'AlbinoLeffe. Attenzione, la sua permanenza alla serie cadetta è appesa ad un filo ma vale pur sempre la pena privilegiare il classico bicchiere mezzo pieno. La stessa società non ci risulta che abbia gettato la spugna.

Siamo tra i pochi che non ritengono, ormai, spacciato l'AlbinoLeffe. Attenzione, la sua permanenza alla serie cadetta è, tuttavia, appesa ad un filo ma vale pur sempre la pena privilegiare il classico bicchiere mezzo pieno. La stessa società non ci risulta che abbia gettato la spugna: diversamente non sarebbe ricorsa ad Alessio Pala (terzo mister, dopo Fortunato e Salvioni, nella corrente stagione sportiva).

Già, Pala. C'è chi disapprova il suo istantaneo «sì» al presidente Gianfranco Andreoletti, altri sono di parere contrario sostenendo che l'allenatore di Pagazzano ha nulla da perdere e parecchio da guadagnare. In altri termini nulla si rimproverà a Pala in caso di retrocessione, mentre se la squadra si salverà si aprirebbero per lui allettanti orizzonti professionali.

Cerchiamo, servendoci di qualche cifra, di capire quali margini possiede l'undici seriano per smentire l'esercito dei pessimisti. Iniziamo con l'evidenziare che all'Albinoleffe mancano 8 turni al termine del campionato, l'equivalente cioè di 24 punti in palio. E ancora, che da fanalino di coda del girone, l'AlbinoLeffe è distanziato, dal Vicenza (che ha disputato una partita in più) in zona playout di 8 lunghezze. Inoltre, da qui alla fine del torneo, il team biancoceleste giocherà 5 volte tra le mura amiche e 3 fuori.

I numeri indicano una situazione decisamente precaria ma dalla sentenza ancora da emettere. La cosa è paragonabile, sotto alcuni aspetti, alla pessima pagella di uno studente che ha davanti un mese abbondante per rinviare la sua sorte all' inappellabile esito degli esami di riparazione di settembre.

Al tirar delle somme, perciò, il rigoroso obbligo da parte dei giocatori di cambiare di colpo rotta in maniera concretamente palpabile. A Pala si chiede di indossare le vesti da condottiero che non teme alcun tipo di rischio. Parola, comunque, d'ordine per i giocatori e per Pala è credere sino in fondo nell'ardua ma non impossibile impresa. A cominciare, naturalmente, dall'appuntamento di sabato 21 aprile, allo stadio Comunale contro la Juve Stabia.

Arturo Zambaldo

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