Di Iulio confermata numero 9
Darò tutto per la Foppapedretti»

La sua grinta, la sua passionalità, il suo modo di vivere il campo a Bergamo lo si è imparato fin da subito, dal primo allenamento. Chiara Di Iulio è stata da subito, per tutti, una trascinatrice. E nel puzzle della nuova stagione questo suo essere agonista non poteva mancare.

La sua grinta, la sua passionalità, il suo modo di vivere il campo a Bergamo lo si è imparato fin da subito, dal primo allenamento. Chiara Di Iulio è stata da subito, per tutti, una trascinatrice. Ha difeso, al suo primo anno in rossoblù, la maglia della Foppapedretti come una guerriera. E nel puzzle della nuova stagione questo suo essere agonista non poteva mancare. Anche nel 2012/13 la maglia numero 9 sarà sua.

CHE COSA HO DATO LO SCORSO ANNO - «Personalmente ho messo in gioco quello che avevo imparato in questi anni: tanto sacrificio, ho messo in pratica tutte le mie qualità e mi sono messa a disposizione della squadra. Avendo avuto poco spazio, ho provato a dare comunque in tutti i modi il massimo per l'obiettivo della squadra».

BERGAMO E LE ASPETTATIVE - «Quando entri in uno spogliatoio nuovo, dove trovi persone che si conoscono da tanto tempo, stai in punta di piedi, perché pensi che ci possano essere equilibri che devi rispettare. E io per rispetto sono sempre stata in sordina, invece avrei potuto dire e fare di più e per il futuro mi riprometto qualche colpo di estrosità in più. La Foppapedretti si è dimostrata più di quanto mi aspettassi, a livello societario, di organizzazione, di rapporti umani con gli staff e i dirigenti. Una disponibilità che è l'invidia di tutta Italia. Chi è sempre vissuto a Bergamo pensa che questa sia la normalità. Per me che ho girato un po', questo posto è un privilegio».

CHE COSA CERCO - «Divertirmi di più, vivere di più il campo. Questo è il mio obiettivo primario. Sono molto passionale e mi piace vivere le emozioni, vivere il pubblico. Ma voglio il campo!».

CHE COSA PROMETTO - “Maturità! Voglio prendermi il campo, voglio essere là in mezzo a modo mio, sperando di dare sempre di più, con il sorriso e con la tranquillità che mi contraddistinguono».

CHE FOPPAPEDRETTI SARA' - «È il campo che parla. Ognuno ha la sua testa, diversa da quella degli altri e un modo di esprimersi diverso dagli altri. Dovremo amalgamarci, conoscerci e poi conoscere gli avversari. Ma una cosa è certa, le sorprese incuriosiscono tutti, noi potremmo esserlo. Aspettiamo. L'appetito vien mangiando...”».

AI TIFOSI DICO... - «Darò sempre tutta me stessa. Perché se penso di non poterlo fare allora non devo giocare. Se non mi diverto non gioco, a qualunque livello, anche davanti al muro di casa mia... Le persone possono andare e venire, ma questa è la mia realtà e il mio sogno. Sto vivendo quello che sognano tutti i bambini quando pensano di voler indossare la maglia della Juventus e diventare Del Piero. La Foppapedretti è sempre stata questo per me e ora lo vivo!».

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