L'ingaggio di Parra toglie il pepe
al tormentone dell'estate: Inzaghi

L'arrivo di Parra toglie pepe al tormentone dell'estate - Inzaghi sì-Inzaghi no - riportando la discussione su Superpippo (ed è il caso di aggiungere finalmente) dove la si doveva porre dall'inizio: Inzaghi come? Il punto non è se prendere o meno Inzaghi.

L'arrivo di Parra toglie pepe al tormentone dell'estate - Inzaghi sì-Inzaghi no - riportando la discussione su Superpippo (ed è il caso di aggiungere finalmente) dove la si doveva porre dall'inizio: Inzaghi come? Il punto non è se prendere o meno Inzaghi, ma con quale ruolo Inzaghi potrebbe venire a Bergamo.

Adesso che Denis ha la sua riserva (Parra), la posizione di Inzaghi è chiara: se arriverà sarà il 25° componente di una rosa di 24 giocatori. Per uno dei più grandi bomber italiani di sempre - che però ha 39 anni, l'equivalente di appena tre partite giocate negli ultimi due anni, a cui aggiungere un crociato rotto (sei mesi fuori) e due risentimenti muscolari (50 giorni fuori, poi un altro mese) - adesso la scelta è tra una sfida da vincere lavorando col fisioterapista personale per dimostrarsi competitivo nel calcio italiano, oppure il trasferimento all'estero.

O, ancora, il ruolo di allenatore nel vivaio del Milan. Così va bene, perché che il presidente Percassi scelga di togliersi lo sfizio, tesserandolo, o che prevalga Marino, che ovviamente non vuole ombre sui suoi protetti, alla fine la garanzia per gli atalantini è Stefano Colantuono.

Perché da questo punto di vista il mister è inesorabile: gioca chi merita, chi non è competitivo va in tribuna. Si chiamasse anche Maradona. Con l'organico attuale, l'Atalanta sulla carta avrà Denis e Moralez in campo con Parra e Marilungo in panchina. Per portarci anche Inzaghi servirebbero tre posti per gli attaccanti, con Troisi (di partenza rincalzo di Schelotto e Bonaventura) a occupare un quarto posto. Decisamente troppo con la distinta ferma a 18 giocatori (7 posti).

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