Stendardo ringrazia i tifosi:
«Saprò ripagarli sul campo»

A fine campionato i tifosi nerazzurri chiedevano a gran voce uno sforzo economico per trattenere a Bergamo Luca Cigarini e Guglielmo Stendardo. E la società nerazzurra li ha accontentati trasformando due prestiti in acquisti.

A fine campionato i tifosi nerazzurri chiedevano a gran voce uno sforzo economico per trattenere a Bergamo Luca Cigarini e Guglielmo Stendardo. E la società nerazzurra li ha accontentati trasformando due prestiti in acquisti, e pazienza se non si tratta quindi di due volti nuovi veri e propri.

Il 31enne centrale difensivo proveniente dalla Lazio era arrivato in prestito a gennaio per la seconda parte della scorsa stagione collezionando 16 presenze. Stavolta invece arriva a titolo definitivo in maglia nerazzurra con contratto triennale e avrà ancora la maglia numero 2.

Domenica 26 agosto Stendardo salterà la prima giornata di campionato proprio contro la sua ex squadra perché deve scontare ancora un turno di squalifica, l'ultimo dei due rimediati dopo l'espulsione nell'ultima partita casalinga del campionato 2011/2012 proprio contro la Lazio.

Questa mattina nella sala stampa del centro “Bortolotti” di Zingonia la presentazione ufficiale alla stampa, dopo che martedì pomeriggio aveva svolto il primo allenamento con la squadra di Colantuono e ieri disputato 45 minuti dell'amichevole di Azzano San Paolo contro la Cremonese.

“E' stata una lunga trattiva e devo ammettere che speravo di tornare qui molto prima – ha esordito Stendardo in conferenza stampa – Ringrazio tutta la dirigenza nerazzurra, dalla famiglia Percassi al direttore Marino, ed i tifosi atalantini che hanno continuato a fami sentire il loro affetto anche in queste settimane quando ero rientrato alla Lazio. Verso di loro sento un forte senso di riconoscenza che saprò certamente ripagare sul campo. Infine ringrazio il mister Colantuono che ho il piacere di ritrovare ancora a Bergamo: per me inizia una stagione nuova, importante, difficile, che mi auguro ricca di soddisfazioni”.

Matteo De Sanctis

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