«Consigli, grande partita»
Raimondi: il Milan sarà uno stimolo

Cagliari-Atalanta, un match che passa agli archivi come uno dei più movimentati della storia dei bergamaschi. Cristian Raimondi è stato tra i protagonisti, prima in fase di spinta sulla destra e poi a difendere dopo l'espulsione di Peluso. Ma ora pensa al Milan.

Cagliari-Atalanta, un match che passa agli archivi come uno dei più movimentati della storia dei bergamaschi. Due rigori parati da Consigli, l'inferiorità numerica, l'infortunio di Schelotto e quello dello stesso Consigli, il gol di Denis e la beffa finale, senza dimenticare l'impianto e il campo sicuramente non da Serie A e le porte chiuse. Cristian Raimondi è stato tra i protagonisti del match, prima in fase di spinta sulla destra e poi a difendere dopo l'espulsione di Peluso. «Per come si era messa sono due punti persi, anche se nell'andamento della partita avrebbero meritato di più loro - ha affermato - È stata una gara particolare, a partire dallo stadio e poi i due rigori parati. Consigli dopo l'infortunio non l'abbiamo ancora visto, ma gli faremo i complimenti perché ha fatto una cosa da pochi. German l'ho trovato sempre bene, anche se non prima non segnava: va lasciato tranquillo perché i gol ce li farà ancora e quello di Cagliari è solo il primo».

Dopo l'intervallo si è vista un'altra Atalanta, affamata e vogliosa di vincere nonostante l'inferiorità. «A fine primo tempo l'umore non era dei migliori per come si erano messe le cose. Il mister ha dato una sistemata alla squadra, ma era anche prevedibile che ci fosse un po' di sbandamento dopo l'infortunio di Schelotto e l'espulsione di Peluso. Ci siamo sistemati e nel secondo tempo si è vista un'altra Atalanta. La Lazio aveva valori migliori, ma quello di Cagliari è stato un match più duro, perché giocare con un uomo in meno non è così facile. Siamo più o meno sui livelli dell'anno scorso, ma dipende dalle squadre che affronti. Per esempio la Lazio sta bene, mentre il Genoa un anno fa non era così in forma».

Il giocatore bergamasco si è trovato nuovamente a spingere all'attacco sull'out di destra, cosa che fino a poche stagioni fa gli era abituale, prima dello slittamento a difensore. «Di solito invecchiando si arretra, io invece vado avanti - ha proseguito tra le risate Raimondi -. Ho fatto l'esterno alto fino a tre anni fa e mi sono sempre trovato bene. Mi piacciono tutti e due i ruoli, l'importante è adattarsi alle necessità della squadra e della partita. È dall'inizio del ritiro che mi alleno in questo ruolo ed è normale che al momento dell'infortunio di Schelotto ho pensato che fosse il mio momento. Sento la fiducia da parte della società e dei tifosi e queste cose mi spingono a dare sempre il massimo e a farmi trovare pronto».

Il campionato di Serie A si è preso una pausa. Dopo i match della Nazionale, con il nerazzurro Peluso nel gruppo di Prandelli, l'Atalanta ripartirà dalla «Scala del calcio», nell'anticipo contro il Milan di sabato 15 alle 20.45 al Meazza. «Una partita come questa già da sola dà stimoli enormi. Una squadra come il Milan va affrontata con la giusta mentalità. Hanno dei campioni in grado di decidere la partita da un momento all'altro, ma già l'anno scorso abbiamo dimostrato di potercela giocare anche contro le grandi».

Le ultime parole di Raimondi sono tutte per l'amico ed ex compagno di squadra Simone Tiribocchi il quale, dopo l'arrivo alla Pro Vercelli, ha voluto ringraziare l'ambiente bergamasco, ed in particolare lo stesso Raimondi, per i due splendidi anni passati insieme. «Mi hanno fatto piacere le sue parole. Simone è stato uno dei segreti dei risultati dell'Atalanta degli ultimi due anni, grazie alla sua disponibilità verso il gruppo nonostante la sua esperienza e il suo passato importante. Non posso fare altro che fargli un grosso in bocca al lupo e ringraziarlo per quanto ha dato alla causa atalantina».

Simone Masper

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