Hamilton rompe, vince Vettel
Alonso terzo, +29 sul tedesco

Doveva essere il weekend di Lewis Hamilton e della McLaren-Mercedes, invece, una rottura dell'impianto idraulico del cambio ha visto svanire le speranze del pilota britannico di centrare il quarto successo stagionale, il secondo consecutivo. Primo Vettel, terzo Alonso.

Doveva essere il weekend di Lewis Hamilton e della McLaren-Mercedes, invece, una rottura dell'impianto idraulico del cambio ha visto svanire le speranze del pilota britannico di ottenere il quarto successo stagionale, il secondo consecutivo, riavvicinandosi alla leadership mondiale di Fernando Alonso.

Invece è stato Sebastian Vettel a trionfare a Singapore. Il campione del mondo della Red Bull approfitta del ritiro dell'avversario per prendere la testa della corsa e non lasciarla più fino alla bandiera a scacchi abbassata al 59° dei 61 giri previsti, per la scadenza delle due ore di corsa a causa del doppio ingresso della safaty car per gli incidenti della Hrt di Karthikeyan e di Schumacher e Vergne.

Il sette volte iridato sarà poi penalizzato di dieci posizioni sulla griglia del prossimo appuntamento a Suzuka. A limitare i danni in casa McLaren, allora, ci pensa Jenson Button, classificandosi al secondo posto. Ancora una volta sul podio, Fernando Alonso che così limita i danni mantenendo la testa del Mondiale piloti ora con 29 punti di vantaggio sul tedesco della Red Bull.

In quarta posizione la Force India di Paul Di Resta, quindi la Mercedes di Nico Rosberg e le due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, nell'ordine. Il finlandese, senza mai aver vinto una gara dal rientro in F.1 e nonostante i gravi problemi di adattamento mostrati più di una volta in occasione delle qualifiche, è al terzo posto nella graduatoria iridata con 45 punti di ritardo su Alonso. Hamilton è scivolato in quarta posizione a 52 lunghezze dallo spagnolo della Ferrari.

Lla scuderia di Maranello, a Marina Bay, regista anche l'ottavo posto di Felipe Massa. Il pilota di San Paolo, partito 13° ,già al primo giro è finito in fondo al gruppo per una foratura dovuta al tamponamento della Caterham di Petrov, ma si è reso autore di una bella serie di sorpassi. Uno in particolare molto emozionante, quello sul concittadino Bruno Senna (Williams).

Al termine della gara Stefano Domenicali ha esortato tutta la squadra a lavorare sodo, soprattutto a Maranello, per apportare quei miglioramenti alla F2012, consentendo ad Alonso di giocarsi ad armi pari, negli ultimi sei Grand Prix, le chance di vincere il terzo titolo in carriera.

Tornando alla classifica finale, nei punti anche Daniel Ricciardo con la Toro Rosso e Sergio Perez con la Sauber. Il messicano, ottimo secondo a Monza, ha approfittato della penalizzazione inflitta al termine della gara dai commissari a Mark Webber, reo di aver tagliato una chicane per sopravanzare l'altra Sauber di Kobayashi. Per l'australiano della Red Bull un «drive-through» che vale 20" da sommare al tempo finale e undicesimo posto all'arrivo.

Per Pastor Maldonado, così come per Hamilton, le speranze dopo la bella qualifica in prima fila, si sono spente al 36° giro e sempre per problemi idraulici alla sua Williams. Il venezuelano fino a quel momento era in lotta per il terzo posto con Alonso.

Nella classifica Costruttori, Red Bull sempre avanti con 298 punti contro i 261 di McLaren, i 245 di Ferrari e i 231 della Lotus. Prossimo appuntamento il 7 ottobre a Suzuka per il Gp del Giappone.

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