Colantuono non si tocca
Marino stronca ogni polemica

A fagiolo, a nostro avviso, le domande di alcuni cronisti poste al direttore generale Pier Paolo Marino sulla fiducia a mister Stefano Colantuono subito dopo lo 0-2 con la Roma negli spogliatoi dell'Olimpico e prima del consiglio di Lega, di lunedì scorso a Milano.

A fagiolo, a nostro avviso, le domande di alcuni cronisti poste al direttore generale Pier Paolo Marino sulla fiducia a mister Stefano Colantuono subito dopo lo 0-2 con la Roma negli spogliatoi dell'Olimpico e prima del consiglio di Lega, di lunedì scorso a Milano.

Le stesse (peraltro legittime per chi ha il dovere di informare) sono, infatti, servite non solo a fugare ogni dubbio ma a rafforzare o addirittura blindare da noi il mister nerazzurro. Del resto, a chiedersi, a torto o a ragione, l'immediato futuro di Colantuono erano stati anche parte di tifosi attraverso alcuni messaggi inviati nel corso della puntata di domenica “Tutto Atalanta diretta stadio”, su Bergamo Tv.

Sin da quel momento, senza conoscere ancora le dichiarazioni di Marino in merito, gli opinionisti in studio sono andati a gara nel sostenere che, sempre, Colantuono, non sarebbe stato messo in alcun modo in discussione. E così sarà, salvo il sopraggiungere di clamorose circostanze (nel calcio, infatti, non si può “mai dire mai”) sino alla scadenza del contratto prolungato a dovere, in estate, di un' ulteriore stagione sportiva.

Come si potrebbe puntare l'indice nei confronti del tecnico di Anzio che alla sua guida l'Atalanta, ha centrato l'immediato rientro in serie A per di più in vetta alla graduatoria per stabilire, quindi, il record dei 52 punti nella massima categoria? Ma il curriculum di Colantuono a Bergamo si arricchisce di una precedente risalita in A e di una successiva permanenza altrettanto soddisfacente.

Riteniamo che possano bastare queste credenziali, magari con gli interessi, per porre fine a qualsiasi tipo di supposizioni. L'autorevole e tempestivo intervento di Marino ha, poi, stroncato l'eventuale “caso” proprio sul nascere.

Arturo Zambaldo

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