Dalla parte di German Denis
rimpiangendo Pippo Inzaghi?

Se Pierpaolo Marino, con gli euro della società, non avesse riscattato in estate German Denis, in comproprietà con l'Udinese, e trattenuto, poi, a Bergamo resistendo alle insistenti richieste di un paio di club, media e tifosi si sarebbero fatti sentire.

Se Pierpaolo Marino, con gli euro della società, non avesse riscattato in estate German Denis, in comproprietà con l'Udinese, e trattenuto, poi, a Bergamo resistendo alle insistenti richieste di un paio di club, media e tifosi si sarebbero fatti sentire. Si sarebbe trattato di reazioni giustificate considerato il prezioso contributo dell'attaccante argentino.

E' bene ricordarlo, di questi tempi, visto che la punta atalantina viene, con una certa ricorrenza, indicata il capro espiatorio per il balbettante inizio di stagione della squadra. Al bando sentimentalismi o mancanza di riconoscenza: da privilegiare, invece, gli aspetti essenzialmente calcistici.

Appare, perciò, del tutto incomprensibile che lo spauracchio di ogni difesa, nel corso del passato campionato, si sia di colpo dimenticato l' abc del bomber di razza. Stiamo, per di più, parlando di una punta con alle spalle anni di palpabile carriera nelle categorie superiori. Identificare, come qualcuno fa, Denis per la meteora di turno, oltre che ingeneroso, sarebbe a nostro avviso insostenibile.

Altrettanto vero è, però, che dopo otto gare di campionato la classifica marcatori lo vede collocato in una posizione per nulla ipotizzata ai nastri di partenza. E per un giocatore obbligato a procurare dispiaceri ai portieri digiunare in tal senso è sinonimo di tensioni a quantità industriale.

Scontata la medicina in questi casi: riprendere a segnare in fretta e dare seguito con regolarità. In aiuto del Tanque i compagni di squadra, in primis i preposti a fornirgli i palloni nella zona e nei modi a lui più congeniali.

Insistere, inoltre, su Denis diventa un'esigenza sicuramente rigorosa dal momento che difettano le alternative. In altre parole nell'organico a disposizione di mister Stefano Colantuono non si intravvede una pedina che lo possa sostituire anche solo per farlo rifiatare.

Si dirà che con il senno di poi, con quel che segue: ma trovandoci in una situazione del genere Pippo Inzaghi, contattato dalla società atalantina nell'ultimo mercato non si sarebbe, in qualche modo, reso utile alla specifica causa?

Arturo Zambaldo

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