Vettel è il più veloce in India
Pole position, Alonso è quinto

Forse mai come in questa stagione il titolo mondiale appare così lontano per Fernando Alonso. Sul Buddh International Circuit si consuma un'altra prova di forza della Red Bull e di Sebastian Vettel che in India centra la 5ª pole stagionale. Alonso è quinto.

Forse mai come in questa stagione il titolo mondiale appare così lontano per Fernando Alonso. Sul Buddh International Circuit si consuma un'altra prova di forza della Red Bull e di Sebastian Vettel che, dopo aver dominato le tre sessioni di libere, centra anche la 35ª pole position della sua carriera, la quinta in questa stagione, un bel biglietto da visita per il Gran Premio di domenica (diretta su Rai 2 alle 10,30) dove insegue il quarto successo consecutivo dopo Singapore, Giappone e Corea.

Il tedesco vola anche se in queste qualifiche ha dimostrato di essere «umano». Se nel Q1 si è fatto soffiare il miglior tempo da Maldonado, nella terza e ultima manche ha rischiato di combinare un pasticcio quando, alla curva 7 nel primo tentativo di giro veloce, ha commesso un errore che poteva costargli caro. È tornato in pista con un nuovo set di gomme e ha fermato il cronometro a 1'25"283, non un crono eccezionale viste le potenzialità ma comunque sufficiente a strappare la pole per 44 millesimi a Mark Webber, il cui ultimo assalto non ha avuto successo.

Poco male, prima fila Red Bull per il terzo Gran premio consecutivo e una forte iniezione di fiducia per la gara che potrebbe definitivamente lanciare Vettel verso il terzo titolo iridato. Perché dietro la Ferrari annaspa. Distacchi a parte (siamo nell'ordine dei 4-5 decimi ma sul passo gara la differenza non è così netta, anzi), Fernando Alonso e Felipe Massa sono attesi da una gara in salita perchè il quinto e sesto tempo ottenuti li fanno scivolare in terza fila, dietro le due McLaren di Lewis Hamilton e Jenson Button.

Un contrattempo che non ci voleva perché i due inglesi hanno dimostrato di andare forte e la voglia di riscatto dopo le ultime deludenti gare è tanta. Per le due Rosse, insomma, sarà necessario un Gp all'attacco sin dalla partenza, facendo leva sul buon passo di gara a disposizione dei due piloti. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno, tra l'altro, poteva finire peggio con Massa che ha acciuffato in extremis in Q2 l'ultimo posto buono per la terza manche.

Alle spalle delle due Ferrari Kimi Raikkonen e Sergio Perez, due minacce da cui guardarsi assieme a Pastor Maldonado e Nico Rosberg che completano la Top Ten. Per il resto, delude Romain Grosjean, le cui qualifiche si interrompono nel secondo turno così come per Bruno Senna, che nelle libere e anche nella prima manche aveva dato l'illusione di poter essere tra i migliori. Male Schumi, 14° e di sei decimi più lento di Rosberg.

Ora occhi puntati sulla gara. Il gap dalla Red Bull è innegabile e un Alonso visibilmente frustrato non lo ha nascosto («È questa la nostra posizione, se vogliamo vincere il Mondiale dobbiamo avere una vettura simile alle altre, non siamo al passo con i migliori»). Un po' di fortuna non guasterebbe ma al momento l'impressione è che il titolo lo possa perdere solo Vettel.

È vero che ha commesso quell'errore, ma è altrettanto vero che ha saputo reagire. «Devo abituarmi a spingere, abbiamo gare importanti davanti e ottime possibilità per andare bene», ha sottolineato il tedesco. E con le McLaren di intralcio, andare a recuperare punti sarà veramente complicato per le Rosse.

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