Ecco Moralez che spinge l'Atalanta
E la squadra ora vola alto

Consigli, Manfredini, Cigarini, Denis. E Moralez. Soprattutto Moralez. Da quando ha ritrovato la colonna vertebrale, l'Atalanta ha sgranocchiato punti come noccioline.

Consigli, Manfredini, Cigarini, Denis. E Moralez. Soprattutto Moralez. Da quando ha ritrovato la colonna vertebrale, l'Atalanta ha sgranocchiato punti come noccioline: 9 nelle ultime 3 partite, 13 nelle ultime 5 col rimpianto dei due lasciati a Pescara. Non una sorpresa.

Consigli è da Nazionale anche se per Prandelli non ancora, Manfredini e Cigarini sono fari a giorno nella metà campo atalantina, Denis e il gol si sono ritrovati dopo aver giocato a nascondino per un po'. E finalmente ora c'è il vero Maxi Moralez. Da quando la gamba dell'argentino ha ricominciato a girare svelta, da quando Maxi è tornato a fare il playmaker negli ultimi 30 metri, l' Atalanta ha ripreso a giocare palla a terra e ad arrivare in porta con 4-5 giocatori, centralmente e dagli esterni.

Maxi vola perché la sua condizione è migliore, ma soprattutto perché Colantuono l'ha rimesso dove sta meglio, al centro del campo, tra la difesa e il centrocampo avversario, sulla verticale con Denis. Decisione coraggiosa e paradossale: per rimettere lì Maxi Colantuono ha rinunciato all'idea-De Luca dall'inizio e all'assioma secondo cui più punte hai e più pungere puoi. Rimesso Moralez al centro del gioco d'attacco, anche Denis ha ricominciato a girare, a prescindere dal gol, e a cascata è decollato Bonaventura, rimesso a sinistra con licenza di tagliare campo e difese altrui.

Emblematica, in questo senso, la formazione anti-Inter: Moralez in campo, De Luca, match-winner a Marassi con la Samp, in panchina. Ciò non significa certo che De Luca e Moralez non possano giocare insieme. Ma al momento gli equilibri, la sicurezza difensiva, le distanze tra i reparti, Consigli e Moralez stanno facendo la differenza. E non è un caso che l'Atalanta, nonostante gli alti e bassi di Denis, abbia fatto 13 gol con 7 giocatori diversi. Non è nemmeno un caso che la Fiorentina di Montella, che attende i nostri domenica, senza centravanti fino a due partite fa e con due mezze punte adattate come Jovetic e Ljajic, sia probabilmente la squadra che gioca meglio, con molti giocatori che attaccano e pochissimi gol presi (9, miglior difesa con Juve e Napoli). Contro l'Atalanta domenica Jovetic non ci sarà ma saranno il palleggio offensivo e la capacità d'inserimento dei centrocampisti e degli esterni viola i pericoli per la squadra di Colantuono.

Paradossalmente, dal punto di vista tattico, la Fiorentina a Firenze sarà una rogna peggiore dell'Inter di Stramaccioni. Fare risultato al Franchi, contro una squadra imbattuta dal 30 settembre e lanciatissima al quarto posto, vorrebbe dire mettere davvero il timbro su grandi sogni.

Simone Pesce

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