Cigarini e la Coppa Italia:
«La nostra ambizione è la finale»

Si avvicina il Natale e non potevano mancare le «delizie nerazzurre», con la presentazione nel negozio Lazzarini delle nuove idee regalo. A presentarle anche Cigarini che parla della Coppa Italia: «La nostra ambizione - dice - è la finale».

Si avvicina il Natale e non potevano mancare le «delizie nerazzurre», con la presentazione nel negozio Lazzarini di via Broseta delle nuove idee regalo per le feste ormai alle porte. Non sono mancati i protagonisti del campo, con Luca Cigarini e Federico Peluso che hanno voluto affogare nei dolci (pochi in verità viste le imminenti sfide sportive) la delusione per la recente sconfitta con il Genoa.

Qualche idea regalo per il Natale alle porte? Si parte dal caffè firmato «Caffè Poli», con le macchine per l'espresso nerazzurre e una serie di aromi diversi, passando per i vini piemontesi di «Scrimaglio», già licenziatario di Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Maserati, dallo spumante Brut ramato passando per i tipici piemontesi Barbera docg e Monferrato doc, per concludere con il padrone di casa Marino Lazzarini e i suoi cesti natalizi, con l'immancabile e gustoso panettone, dolci e la grappa atalantina.

I giocatori atalantini hanno poi parlato dell' imminente sfida contro il Cesena, in programma mercoledì 28 novembre alle 15 al Comunale, oltre che della sconfitta contro i genoani. «È stata un'occasione persa, perché abbiamo tanto da recriminare - ha affermato Peluso -. La Coppa non ci pesa, perché è una tappa fondamentale: ci teniamo a passare il turno».

«Abbiamo fatto più del Genoa e già il pareggio sarebbe andato stretto - sono invece le parole di Cigarini -. Dobbiamo tornare subito a vincere: in Coppa Italia vogliamo fare il meglio possibile e la nostra ambizione è andare in finale. È la via più possibile per arrivare nelle Coppe: se passeremo il turno ci aspetta la Roma e sapendo di essere a 3-4 partite dall'Europa ci deve dare la spinta in più per raggiungerla. Le decisioni arbitrali non sono a nostro favore da un po'. Non è per piangersi addosso, ma si perdono sogni e speranze e sotto questo punto di vista siamo a credito per un bel po'».
Simone Masper

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