Niente blitz nerazzurro a Roma
Ma il risultato è troppo severo

Niente blitz, a Roma, dell'Atalanta che esce così dalla Coppa Italia. Troppo severo il punteggio finale visto che i nerazzurri, nella ripresa, hanno costretto a lungo nella loro metà campo i giallorossi. Ma non è stata sfruttata la superiorità numerica.

Niente blitz, a Roma, dell'Atalanta che esce così dalla Coppa Italia. Troppo severo il punteggio finale visto che i nerazzurri, nella ripresa, hanno costretto a lungo nella loro metà campo i giallorossi. Ma a sfavore degli atalantini rimane il fatto che non hanno saputo approfittare della superiorità numerica.

Dal 9' st, infatti, i giallorossi erano rimasti in dieci per l'espulsione dell'ex Osvaldo, autore di una plateale gomitata a Matheu in area. Ma le azioni offensive dei nerazzurri hanno lasciato a desiderare in fase risolutiva. Non sono, tuttavia, mancate, del resto, almeno un paio di occasioni con il pallone che ha sfiorato i legni della porta romanista.

E se il pallone non entra le speranze di farla franca svaniscono di conseguenza. Per tentare la pur complicata rimonta mister Stefano Colantuono ha inserito, nel secondo tempo l'attaccante De Luca al posto del centrocampista Cigarini. Spazio anche a Parra, subentrato al connazionale Denis.

In difesa, fiducia piena a Matheu sin dal pronti-via, in coppia con Lucchini, i quali hanno rilevato le maglie dell'acciaccato Manfredini e di Stendardo, assente, come annunciato, per l'esame di stato in quel di Salerno. All'Olimpico si è fatta sentire, in particolare, l'assenza di Bonaventura, la pedina più inprevedibile, soprattutto, dal centrocampo in avanti, dello scacchiere atalantino.

All'Atalanta hanno pesato parecchio, evidentemente, i due gol incassati nei 45' iniziali, con la complicità di Consigli nel primo e per grossolano malinteso tra lo stesso numero uno e Raimondi in quello successivo. Nulla da dire sull'impegno agonistico dell'intero collettivo che ha lottato sino alle battute finali.

Chiuso definitivamente il capitolo Coppa, è subito tempo di rituffarsi nel campionato con il calendario che riserva a capitan Bellini e compagni un'altra terribile trasferta, questa volta, a Torino contro sua maestà Juventus di Antonio Conte.

Arturo Zambaldo

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