Atalanta, una sconfitta meritata
Ma la classifica è sempre positiva

Si è perso e, questa volta, meritatamente. Ma il calcio spesso e volentieri non si coniuga con la razionalità e quando Denis a un quarto d'ora dalla fine, su rigore, ha portato il punteggio in parità l'idea di tornare a Bergamo imbattuti si stava materializzando.

Si è perso e, questa volta, meritatamente considerata la netta supremazia dei granata. Ma il calcio spesso e volentieri non si coniuga con la razionalità e quando Denis a un quarto d'ora dalla fine, su rigore, ha portato il punteggio in parità l'idea di tornare a Bergamo imbattuti si stava materializzando.

Una speranza sfumata solo all'87' e da quell'istante si è rivisto, ahinoi, il film di una gara oltremodo deludente deludente. Basta, infatti, pensare alla copiosa spinta offensiva dell'undici di casa e, al contrario, a quella sterile sul fronte nerazzurro. Meno male che Consigli ci ha messo una pezza in vari frangenti, altrimenti il passivo sarebbe risultato di sicuro severo.

Pur sforzandoci a mille, non sappiamo proprio scovare note positive né sul gioco né su altre sfaccettature. Certo, non tenere presente le importanti assenze, soprattutto, di Bonaventura e Cigarini non sarebbe onesto. Ma l'organico atalantino, almeno quantitativamente, non difetta per cui Stefano Colantuono ha avuto in mano ampie scelte. A proposito di scelte, sia a livello di giocatori schierati sia al modulo adottato, lo stesso mister si è visto puntare addosso l'indice da più parti.

Pure sotto l'aspetto agonistico, contro il Torino, il collettivo, salve eccezioni, non è sembrato impeccabile. Per trovare un lato positivo, che con Torino non ha nulla da spartire, occorre rifugiarci nella classifica che continua, comunque, a sorriderci. Grazie ai passi da lumaca delle squadre collocate nella zona rossa, gli atalantini godono, sempre di buona salute (e scusate se è poco).

Spostandoci al prossimo turno, arriverà allo stadio (con un campo, per fortuna, rizollato a dovere) la Roma del dopo Zeman, fresca del prestigioso successo sulla capolista Juventus. E a un'Atalanta, auspichevolmente, riveduta e corretta, è proibito chiederle di riscattare la trasferta piemontese?

Arturo Zambaldo

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