Budan: Livaja un talento puro
«Ora però di dimentichi dei 2 gol»

«Livaja è un talento puro, ma ora per il suo bene deve dimenticare questa doppietta. Ha dimostrato come deve essere ora l'Atalanta: coraggiosa e senza paura». Budan parla di Livaja e lo fa come un fratello maggiore.

«Livaja è un talento puro, ma ora per il suo bene deve dimenticare questa doppietta. Ha dimostrato come deve essere ora l'Atalanta: coraggiosa e senza paura. Ora è inutile pensare al passato che ti fa venire solo pensieri negativi. Io guardo avanti e ho fiducia: non è il momento di avere paura». Igor Budan supera la crisi e parla da fratello maggiore: ha accolto il bomber croato e l'ha subito preso sotto la sua ala protettrice. Non a caso Livaja dopo il primo gol è andato ad abbracciarlo.

«Lui è un ragazzo che si fa voler bene perché non pretende tanto: fuori è silenzioso e in campo coraggioso - continua Budan -. A me piacciono quelli come lui. Anche se ha aumentato la concorrenza davanti. Ma anche se come tutti vorrei giocare di più e penso di poter dare qualcosa anche io, so di poter essere importante anche fuori dal campo. A Marko una mano la do più che volentieri. E magari la prossima volta vado io ad abbracciarlo...».

«Gli ho già detto che per lui sarà più facile quest'anno del prossimo: oggi sei la sorpresa, domani ti conosceranno tutti. Per questo deve dimenticare in fretta questi gol e stare coi piedi per terra - è saggio Budan -. Una doppietta a 19 anni non si vede facilmente e in Italia ti portano subito alle stelle: tu magari non cambi, ma cambia tutto quello che c'è attorno a te. Qualche giorno fa gli ho detto di guardare cosa hanno fatto i grandi attaccanti passati da qui per fargli capire che una piccola può darti anche più di una grande squadra e che se si hanno qualità poi si va lo stesso in una big. Ma lui è intelligente, ha un buon futuro davanti a sé». 

Budan è rimasto impressionato subito da Livaja: «Fin dalla prima volta che l'ho visto entrare a Cesena. Ma anche alla prima partitella a Zingonia ho capito che avrebbe fatto bene. Può ancora migliorare nei movimenti, nella collaborazione, nei colpi di testa. Ma è un talento e non vedo in giro attaccanti con le sue caratteristiche: non è altissimo, ma pesa come uno alto, ha il baricentro basso da giocatore di calcetto, può fare la prima o la seconda punta».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 26 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA