Motomondiale: un altro Locatelli
È Andrea, 16enne di Selvino

Nel Mondiale il motociclismo bergamasco continua ad identificarsi con il cognome Locatelli. Un tempo era Roberto, vincitore di un titolo iridato nel 2000 (in 125) e 9 Gran premi dal 1994 al 2009. Ora tocca ad Andrea, 16enne di Selvino.

Da un Locatelli all'altro: nel Mondiale il motociclismo bergamasco continua ad identificarsi con il cognome Locatelli. Un tempo era Roberto, vincitore di un titolo iridato nel 2000 (in 125) e 9 Gran Premi dal 1994 al 2009. Ora tocca invece ad Andrea, 16enne di Selvino che quest'anno disputerà almeno 4 gare del Mondiale nella classe Moto3: lo studente al terzo anno del Patronato San Vincenzo di Clusone dovrebbe schierarsi al via al Mugello (2 giugno), a Indianapolis (18 agosto) e a Misano (15 settembre) oltre ad un'altra gara ancora da definire.

Per la verità, l'anno scorso al Mugello aveva ottenuto una wild card l'altro bergamasco Stefano Valtulini: dopo un 29° posto in qualifica (35 i piloti) chiuse la gara 24° complice una caduta nelle prime battute. Ma quella fu una presenza occasionale mentre nel caso di Andrea Locatelli siamo di fronte a un progetto articolato dietro al quale c'è il colosso indiano Mahindra. Un nome che dice poco al grande pubblico nonostante un fatturato 10 miliardi di dollari e un utile di 569 milioni di dollari.

Nata come fabbricanti di automobili, la Mahindra è entrata nel 2008 nel settore delle due ruote e dal 2011 dispone di un team nel motoMondiale. A spiegare come gli indiani siano arrivati a mettere sotto contratto Andrea è il suo manager Yuri Danesi: «Durante il campionato italiano 2012 (chiuso da Locatelli al 4° posto, alle spalle di Valtulini, dopo un deludente finale di stagione imputabile alla minore competitività della sua Honda) i responsabili della Mahindra avevano notato Andrea. A novembre c'è stato un primo incontro a Cattolica ma Andrea era solo uno dei 10 ragazzini contattati. Per nostra fortuna hanno deciso di assegnargli uno dei due posti nella squadra ufficiale Junior».

Un sogno che permetterà al papà Emilio di tirare il fiato dopo gli investimenti degli anni passati. La Mahindra offre infatti a Locatelli un progetto chiavi in mano, fornendogli oltre alla moto con cui disputerà anche l'italiano e l'europeo anche l'assistenza tecnica (meccanici, telemetrista, tecnici di pista). Insomma, un'occasione d'oro perché un pacchetto di questo tipo vale 150 mila euro.

A parte la Mahindra, Locatelli è sostenuto da un pool di aziende bergamasche: Nolan e Acerbis gli forniscono caschi e tute, mentre Industria Chimica Panzeri, Perrel, Faip e FMB pagano parte delle spese per gli allenamenti e le trasferte. Andrea è consapevole della grande opportunità: «Ho provato la moto a Castelletto di Branduzzo per una ventina di giri e sono molto contento: la ciclistica è molto buona, come hanno confermato i test mondiali degli altri piloti Mahindra. Per questa ragione l'obiettivo per il Civ (l'italiano) è la vittoria, gli altri due gradini non valgono niente. Nelle gare del Mondiale invece sarebbe grandioso essere tra i primi 10». Riuscendoci, nel 2015 Locatelli sarebbe al via dell'intero campionato del mondo.

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