Marino-Colantuono, macchè Napoli
Ancora a Bergamo per nuovi traguardi

Poniamo fine, con soddisfazione, alla telenovela che stava prendendo piede sulla partenza per Napoli, di Pierpaolo Marino e Stefano Colantuono. Una telenovela dalle basi abbastanza solide visto che lasceranno sia Mazzarri sia Bigon.

Poniamo fine, con soddisfazione, alla telenovela che stava prendendo piede sulla partenza per Napoli, di Pierpaolo Marino e Stefano Colantuono. Una telenovela, comunque, dalle basi abbastanza solide visto che lasceranno, con ogni probabilità, il club di De Laurentis, sia Mazzarri sia il direttore sportivo Bigon.

E' stata la stessa accoppiata nerazzurra, in sedi separate, la scorsa settimana, in vista della sfida di domenica allo stadio San Paolo, a sostenere con voce e considerazioni convincenti che da Bergamo non se ne andranno affato. Del resto entrambi hanno di recente allungato il contratto che li lega all'Atalanta anche se sugli accordi, stipulati sia pure ufficialmente, nell'ambito del pianeta calcio guai a porre le mani sul fuoco.

Ricordiamo, tra l'altro, che ci risulta sia stato Marino a proporre ad Antonio Percassi di blindare, in quel di Zingonia, l'allenatore romano il quale non avrebbe alcuna difficoltà a trovare altre panchine. Dalla sua parte stanno, infatti, gli indiscussi risultati centrati negli ultimi tre tornei (promozione immediata e salvezza priva di patemi nei due campionati successivi). Più o meno sul medesimo piano va collocato Marino che, a stretto contatto con la famiglia Percassi, oltre a essere in vetta alla piramide dirigenziale, a carta libera nel muoversi sul mercato.

Con questa visione come sarebbe stato possibile ipotizzare che i Percassi si sarebbero fatti “soffiare” un tandem con palapabili decorazioni acquisite in poco tempo? Certo che se, poi, si intende ricordare qualche fisiologico scontento all'indirizzo di Colantuono (gioco non sempre da applausi e poca propensione a valorizzare i giovani) e di Marino (un paio di acquisti che all'atto pratico hanno deluso le attese) allora si dovrebbe aprire un altro capitolo. Da auspicare, in ogni caso, che l' ormai scontata conferma dei due consenta di avviare una anticipata programmazione, intesa nel più ampio senso del termine.

In estate ci sarà da sfoltire l'organico e alle più che possibili cessioni, per esigenze di bilancio, di un paio di pedine già appetite da società che vanno per la maggiore dovranno rigorosamente seguire altrettanti arrivi, naturalmente, adeguati. Il tutto proiettato al prossimo-futuro alla ricerca di un'ulteriore passo in avanti, quanto ai risultati da conseguire sul campo. Buon lavoro!

Arturo Zambaldo

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