Comark, 10 ko di fila in trasferta
Così i playoff sono a rischio

Mandare all'aria l'obiettivo playoff a causa del perdurare del mal di trasferta non sarebbe affatto digeribile. Eppure i numeri parlano in maniera chiaro e, ahinoi, in maniera sfavorevole: le battute a vuoto consecutive lontano da Treviglio sono 10.

Mandare all'aria l'obiettivo playoff a causa del perdurare del mal di trasferta non sarebbe affatto digeribile. Eppure i numeri parlano in maniera chiaro e, ahinoi, in maniera sfavorevole. Questa la situazione: le battute a vuoto consecutive lontano da Treviglio sono 10 (ultimo successo addirittura il 1° novembre a Firenze) con 4 gare ancora in calendario.

Se alla Comark accreditiamo (ma sarà da vedere se l'ipotesi si concretizzerà) cinque successi nelle altrettante rimanenti partite casalinghe, i punti totalizzati al termine della regular season saranno 38, insufficienti, stando alle statistiche passate, per accedere agli spareggi-promozione di maggio.

Da qui la necessità di un blitz (meglio due) fuori dalle mura amiche. Il problema o meglio il problemone è tutto in questo ambito anche perché capitan Reati e compagni hanno scialacquato annunciati bottini pure sui parquet di avversarie di basso o inferiore profilo tecnico.

Sorprende che, in poco meno di 5 mesi di totale astinenza, coach Adriano Vertemati non sia riuscito a diagnosticare la malattia e a spostarsi con urgenza sulla terapia più opportuna da prescrivere. Nelle frequenti dichiarazioni del giovane allenatore milanese, nel dopo partita e nel corso del protrarsi delle settimane alle emittenti locali, si è sentito quasi sempre citare situazioni episodiche tirando in ballo anche la sfortuna.

In altri termini, a nostro avviso, si è trattato di ripetuti copioni poco convincenti. Per di più Vertemati ha trovato una dirigenza pronta a sostenerlo in ogni sfaccettatura. Dirigenza che non ha esitato a gennaio ad arricchire la già dignitosa rosa con gli ingaggi di Pederzini e Raminelli (e scusate se è poco) proprio per non fallire il traguardo playoff.

Non resta che auspicare il classico cambiamento di rotta, altrimenti consoliamoci all'idea di rimanere per il ventesimo anno di fila nella terza divisione del basket nazionale.

Arturo Zambaldo

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