Livaja, le scuse sono accettate
Ma per spiegare bastava poco

Apprezziamo le scuse di Livaja durante la conferenza stampa di venerdì al centro sportivo Bortolotti, di Zingonia. A dimostrazione che il talentuoso attaccante croato ha imparato la lezione tenendo anche conto della sua giovane età.

Apprezziamo le scuse di Livaja durante la conferenza stampa di venerdì al centro sportivo Bortolotti, di Zingonia. A dimostrazione che il talentuoso attaccante croato ha imparato la lezione tenendo anche conto della sua giovane età.

Però concedeteci una riflessione sul susseguirsi della vicenda e sui suoi protagonisti. A cominciare da Colantuono, da quando il mister nerazzurro una settimana fa ha dato la notizia sia pure a metà.

Nell'annunciare, infatti, la mancata convocazione della punta atalantina per la sfida con la Sampdoria, non ha motivato il perché, ma ha annunciato soltanto il provvedimento preso.

Fossimo in tribunale sarebbe una sentenza senza la specifica motivazione. Idem lo stesso Livaja, davanti ai media, come se dovesse nascondere chiassà quale malefatta.

Ciò ha alimentato congetture di ogni tipo. In realtà a Zingonia si è registrato quello che accade normalmente nel 90 per cento delle partitelle cosiddette in famiglia. Un calciatore che risponde per le rime all'improvvisato arbitro del match: in genere il malcapitato che si becca la reazione del giocatore di turno è il vice allenatore.

Invece in quell'occasione, a vestire la giacchetta nera pare fosse Colantuono che, a sua volta, avrebbe mal digerito la mancanza di rispetto.

La vicenda ha coinvolto, non da poco, l'intera tifoseria che ha alimentato il chiacchiericcio e pettegolezzo per un' intera settimana. La morale: sarebbe stato sufficiente una specifica e tempestiva informazione per non dare addito alla minima polemica.

Ma forse è proprio il calcio che non può fare a meno di gonfiare ad arte cose da ridimensionare sul nascere. Tornando a Livaja gli si presenta la grande occasione per archiviare definitivamente il tutto già domenica sera sotto i riflettori dello stadio milanese.

Se, come pare, verrà schierato a fianco di Denis, avrà così l'opportunità di confermare le sue talentuose qualità tecniche sia all'Atalanta sia all'Inter, proprio alle sfidanti che posseggono la comproprietà del suo cartellino.
Arturo Zambaldo  

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