Colantuono: «Dedicata a Ruggeri
Ci ha dato una mano anche lui»

Prima il Milan, poi l'Inter. San Siro sembra esaltare un'Atalanta che, contro i nerazzurri, ha rimontato e vinto anche per Ivan Ruggeri, morto sabato cinque anni dopo l'emorragia cerebrale che lo colpì nel gennaio del 2008. «La dedica è al nostro carissimo presidente».

Prima il Milan, poi l'Inter. San Siro sembra esaltare un'Atalanta che, contro i nerazzurri, ha rimontato e vinto anche per Ivan Ruggeri, morto sabato cinque anni dopo l'emorragia cerebrale che lo colpì nel gennaio del 2008. «La dedica è al nostro carissimo presidente, e nell'occasione di Ranocchia da lassù ci ha dato una mano», racconta il tecnico degli orobici, Stefano Colantuono, ripensando all'occasionissima incredibilmente sprecata nei secondi finali del recupero dal difensore di casa.

«Poteva arrivare il pareggio ma l'Atalanta ha disputato una bella partita - continua il mister romano - rimontando due gol a un'Inter che non era certo in crisi. Nel primo tempo dovevamo essere più aggressivi ed avere meno timore riverenziale, quando ce la siamo scrollato di dosso nella ripresa abbiamo fatto bene, anche perché se si è timidi, se ti tiri indietro ad oltranza contro queste squadre, fai il loro gioco. Perché il colpo di un campione può sempre arrivare».

La vittoria dell'Atalanta, per il suo condottiero, non è da considerare un'assoluta sorpresa: «Ci speravo, la mia squadra anche con la Sampdoria aveva giocato una buona partita nel primo tempo, a Napoli siamo rimasti nel match sino alla fine anche se abbiamo perso. È vero che il rigore è dubbio, ma sul 2-1 per l'Inter c'era un fallo su Stendardo: vorrei rimarcare la prestazione dei miei, che è stata ottima».

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