Atalanta, una sconfitta amara
Ma l'orizzonte resta sereno

L'Atalanta è stata superiore alla Fiorentina nel primo tempo ma non ha segnato; viceversa nella ripresa i viola sono saliti in cattedra e hanno messo alle spalle di Consigli due reti. La differenza è tutta qui ricordando che vince chi riesce a fare gol.

L'Atalanta è stata superiore alla Fiorentina nel primo tempo ma non ha segnato; viceversa nella ripresa i viola sono saliti in cattedra ed hanno messo alle spalle di Consigli due reti. La differenza è tutta qui ricordando, qualora se ce ne fosse bisogno, che vince chi riesce a fare gol.

Se, poi, ci si ricorda che a sbloccare il risultato, al 16' del secondo tempo, è stato un rigore, quanto meno discutibile, l'amarezza per questa sconfitta casalinga è doppia. Teniamo, comunque, conto che di fronte i nerazzurri avevano avversari che lottano per l'accesso in Europa e scusate se è poco.

A maggior ragione non si poteva concedere indenni ai viola le importanti assenze per squalifica di Cigarini, Carmona e Raimondi. Al risultato negativo, e ce ne sarebbe già d'avanzo per rammaricarsi, bisogna aggiungere l'espulsione, nel finale di partita, di German Denis che verrà punito, nelle sue vesti di capitano, per un paio di turni.

Come dire che mister Stefano Colantuono dovrà rinunciare al Tanque nelle prossime gare contro il Genoa (in trasferta) e con il Bologna (in casa). Meno male che a Marassi rientrerà Cigarini perché Radovanovic, pure contro l'undici di Vincenzo Montella, ha fatto rimpiangere l'assente oltre il previsto.

Una cosa, però, ci sembra il caso di sottolineare: la battuta a vuoto nell'anticipo serale di sabato non deve assolutamente oscurare il trionfale blitz della settimana precedente nella Scala del calcio italiano. E non si riproponga, adesso, il discorso-salvezza mettendola magari in relazione al successo del Siena sul Pescara, nell'altro anticipo di giornata.

Vale, infatti, la pena sottolineare che nelle rimanenti sei gare (tre a Bergamo e altrettante fuori) di campionato ai nerazzurri saranno sufficienti, si e no, altri due-tre punti per conseguire la certezza aritmetica della permanenza in serie A. Vi sembrano tanti o se preferiti impossibili da conquistare? A noi no!

Arturo Zambaldo

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