Galderisi e Fanna al «Vip»
Riecco il Verona dello scudetto

Pierino è rasato come allora, Nanu è più brizzolato di allora. Nanu Galderisi sta a rete, come allora, Pierino Fanna gira attorno, cercando di mettere di là la palla buona. Venticinque anni dopo, il Verona dello scudetto 1985, l'anno della grande nevicata, l'anno del “clamoroso al Bentegodi”, è sbarcato al Vip.

Pierino è rasato come allora, Nanu è più brizzolato di allora. Nanu Galderisi sta a rete, come allora, Pierino Fanna gira attorno, cercando di mettere di là la palla buona. Venticinque anni dopo, il Verona dello scudetto 1985, l'anno della grande nevicata, l'anno del “clamoroso al Bentegodi”, è sbarcato al Vip a confondere palloni con palline, campi di terra rossa con i prati verdi dell'impresa scudetto.

All'Hellas lo consegnò l'1-1 con l'Atalanta al Comunale e Fanna e Galderisi c'erano, l'ala e il centravanti e c'era anche Luigi Sacchetti. Anche lui è in campo, con Domenico Penzo, il centravanti che invece lasciò il Verona per la Juventus giusto prima che l'Hellas lasciasse al palo i bianconeri.

Il tabellone del Vip ha fatto le cose per bene: Fanna-Galderisi in doppio contro Pizzaballa e Diego Locatelli; Sacchetti e Penzo contro i mitici fratelli fondisti Renato e Fabio Pasini che in effetti affondano sotto i colpi dei gialloblù.

Il Vip ha aspettato il mago della Bovisa, Osvaldo Bagnoli, ma l'allenatore che fece l'impresa ha pagato dazio alla grande festa dell'Hellas tornato in serie A, lunedì sera all'Arena di Verona, e ha dovuto dare forfait. Ma nella serata dei centravanti, Boninsegna e Frutti, del cuore nerazzurro di Gallo e della signora delle nevi, Daniela Merighetti, sventolano comunque i ricordi dell'85, e sventolano il dritto e il rovescio di Nanu Galderisi e Pierino Fanna.

«Eravamo una squadra di ragazzi guidati da un grande maestro, battemmo alla prima giornata Maradona e gli spiegammo subito com'era il calcio italiano». Com'era Piero Fanna da giovane Bergamo lo sa. Perché Fanna a Bergamo arrivò quasi bambino e ripartì spalancando le ali e i sogni. «A Verona abbiamo fatto la storia, ma a Bergamo e ai presidenti dell'Atalanta sarà riconoscente per tutta la vita».

Pizzaballa non è stato riconoscente per nulla. Ha parato e respinto al mittente il duo Fanna&Galderisi, così sorridono solo Penzo e Sacchetti. Galderisi che a Bergamo non ha mai giocato pensa che un nuovo Verona dello scudetto «nel calcio di oggi sia difficilissimo, deve capitare un prodigio», ma il realismo non significa pessimismo. «Quel Verona insegna che sognare è possibile, e anche l'Atalanta che quest'anno ha fatto benissimo può farlo. Bergamo mi fa pensare a Favini, un grande maestro».

Il maestro Bagnoli approverebbe mentre il Vip bagnato ma non fermato dalla pioggia galoppa veloce verso la quarta giornata, mercoledì. Altro giro nel giorno bergamasco del Giro.

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