Giro: Cavendish brucia Petacchi
Menchov conserva la maglia rosa

Dopo il pareggio, il sorpasso. Mark Cavendish ha dato una splendida dimostrazione di forza anche sul traguardo di Firenze e ha portato sul 3-2 in suo favore il bilancio delle volate contro Alessandro Petacchi al Giro d'Italia. Stavolta niente scuse per lo spezzino, che ha preso la ruota dell'inglese e ha provato a uscire negli ultimi metri, ma senza successo.

Il vincitore della Milano-Sanremo, ottimamente pilotato dai compagni di squadra Boasson Hagen e Renshaw, si è confermato lo sprinter più forte in circolazione nella tappa di 176 km scattata da Lido di Camaiore. «Più di secondo non potevo fare - ha ammesso Petacchi -, a Cavendish hanno tirato la volata in modo perfetto, mentre io quando mi sono mosso ero già al vento da cinquanta metri. Le scintille con Farrar? Niente di speciale: dopo l'arrivo mi ha detto qualcosa e io l'ho mandato a quel paese...».

Lo statunitense si è lamentato perché il corridore della Lpr lo avrebbe danneggiato spostandosi per seguire la ruota di Cavendish. Forse ha ragione, ma tanto anche lui non sarebbe andato più in là del secondo posto, perchè il ventiquattrenne dell'Isola di Man al momento è imprendibile.

Un ultimo acuto prima di lasciare la corsa per preparare al meglio il Tour de France. Segnalazione doverosa per Leonardo Scarselli, Mikhail Ignatiev e Bjorn Schroeder, partiti dopo una dozzina di chilometri e ripresi nel finale: l'ultimo a cedere è stato il tedesco, riassorbito dal gruppo ad appena sei chilometri dal traguardo.

Giornata senza scossoni per gli uomini di classifica, tutti già con la testa all'arrivo di domani a San Luca. «Sarà la prima occasione per inventare qualcosa - spiega Ivan Basso - ,nei prossimi tre giorni bisogna muoversi, ma si deve attaccare al momento giusto e nel posto giusto. Magari quando la maglia rosa non se lo aspetta. Non so dove o quando, ma Pellizotti e io proveremo a fare qualcosa di importante. Il mio Giro? Sono ancora in lotta per il podio con tre arrivi in salita da affrontare». Menchov è avvertito.

I 172 chilometri di alta montagna con partenza da Campi Bisenzio ed arrivo in salita a Bologna-San Luca potrebbero dare un bello scossone alla classifica.

Ordine d'arrivo
1. Mark CAVENDISH (Gbr, Columbia-High Road) in 3h48'36" alla media di km/h; 2. PETACCHI st; 3. Davis (Aus) st; 4. Hunter (Saf) st; 5. Farrar (Usa) st; 6. Haedo (Arg) st; 7. Foerster (Ger) st; 8. Swift (Gbr) st; 9. VIGANÒ st; 10. Hinault (Fra) st; 26; Leipheimer (Usa) a 8"; 27. Menchov (Rus) st; 28. GARZELLI st; 44. DI LUCA st; 47. VANOTTI st; 48. PELLIZOTTI st; 49. BASSO st; 63. SIMONI st; 72. Sastre (Spa) st; 73. CUNEGO st; 94. Armstrong (Usa) st; 129. PINOTTI a 28"; 132 CACCIA a 28"; 183. POSSONi a 5'44".

Classifica generale
1. Denis MENCHOV (RUS, RABOBANK) in 54h16'01" alla media di 40,866 km/h; 2. DI LUCA a 34"; 3. Leipheimer (Usa) a 40"; 4. PELLIZOTTI a 2'00"; 5. Sastre (Spa) a 2'52"; 6. Rogers (Aus) a 2'59"; 7. BASSO a 3'00"; 8. SIMONI a 4'38"; 9. BRUSEGHIN a 5'26"; 10. Loevkvist (Sve) a 5'53"; 12. Armstrong (Usa) a 6'34"; 15. GARZELLI a 7'15"; 18. CUNEGO a 8'18"; 47. PINOTTI a 34'36"; 92. POSSONI a 1.16'55"; 110. VANOTTI a 1.31'08"; 142. CACCIA a 1.57'55".

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