Giro: Menchov resta in rosa
La Lpr di Di Luca non si muove

Denis Menchov può sorridere: la maglia rosa è rimasta sulle sue spalle anche dopo la quattordicesima tappa del Giro d'Italia, la Campi Bisenzio-Bologna San Luca di 172 km. Anzi, visto quanto preannunciato dai più alla vigilia, di battaglia sullo strappo finale di San Luca se n'è vista poca.

Danilo Di Luca ci ha provato a un chilometro dal traguardo, ma senza troppa convinzione. Anche perché non c'erano nemmeno gli abbuoni da conquistare, visto che il gruppo ha gigioneggiato troppo e la fuga partita in avvio di frazione è andata in porto, regalando il successo all'australiano Simon Gerrans.

«Bisogna che chi vuole vincere la corsa si prenda le proprie responsabilità - si è lamentato Fabio Bordonali, direttore sportivo della Lpr -. Speriamo che nei prossimi giorni anche altri si facciano avanti».

Vero, ma vero anche che, avendo in formazione Di Luca, naturale favorito per il successo della tappa, la Lpr ha sbagliato a lasciare così ampio spazio all'attacco operato dopo una manciata di chilometri da quattordici corridori, tra i quali Visconti, Grivko e Gerrans. La Lpr ha provato a ricucire il distacco, ma nel finale è stata costretta a mollare non avendo ricevuto collaborazione da altri team.

Così, mentre Gerrans s'involava verso la vittoria, i «big» del gruppo si sono sostanzialmente guardati. L'accelerazione di Di Luca ha messo in difficoltà Leipheimer, Sastre e Basso, che però sono riusciti a rientrare quando l'abruzzese si è rialzato.

 Lo scatto di Pellizotti in vista del traguardo non ha sortito effetti: «In fin dei conti non è successo nulla, nessun distacco importante - le parole del ciclista della Liquigas -. Era una salita dura ma ma breve. Rimango convinto che nelle prossime tappe se ne vedranno delle belle».

«Sono giorni che li sento dire che attaccheranno, ma finora non ho visto nulla - ha ribattuto Di Luca -, fare le volate per l'ottavo o il nono posto mi sembra inutile. Noi della Lpr abbiamo dimostrato ancora una volta di essere una grande squadra. Tirando da soli era impossibile andare a prendere la fuga. Chi è l'uomo da battere? Menchov».

Secondi pesanti li hanno persi solo Armstrong e Simoni, ma ormai non è nemmeno una notizia. Da segnalare i ritiri prima del via di Mark Cavendish e Filippo Pozzato: l'inglese della Columbia-High Road, vincitore di tre frazioni, inizierà a prepararsi per il Tour de France. Il veneto del Team Katusha, invece, è stato costretto al ritiro da un problema a un ginocchio provocato dalla caduta di giovedì.

Domenica quindicesima tappa, da Forlì a Faenza: c'è terreno buono per attacchi da lontano. Si spera che alle parole seguano i fatti, quelli necessari per togliere il sorriso a Menchov.

Ordine d'arrivo
1. Simon GERRANS (Aus, Cervelo) in 4h16'48" alla media di 40,186 km/h; 2. Bertogliati (Svi) a 12"; 3. GAVAZZI a 18"; 4. E. Petrov (Rus) a 24"; 5. Deignan (Irl) a 27"; 6. Froome (Ken) a 36"; 7. Kiryienka (Bie) a 41"; 8. REDA a 1'01"; 9. Grivko (Ucr) a 1'04"; 10. PELLIZOTTI st; 11. DI LUCA st; 12. GARZELLI st; 13. Menchov (Rus) st; 14. Sastre (Spa) st; 16. BASSO a 1'07"; 17. Leipheimer (Usa) st; 20. Rogers (Aus) a 1'10"; 25. CUNEGO a 1'29"; 33. Loevkvist (Sve) a 1'37"; 36. SIMONI a 1'43"; 44. Armstrong (Usa) a 1'58"; 48. PINOTTI a 2'02"; 89. POSSONI a 4'24"; 124 CACCIA a 11'38"; 125 VANOTTI a 12'04".

Classifica generale
1. Denis MENCHOV (RUS, RABOBANK) in 58h33'53" alla media di 40,839 km/h; 2. DI LUCA a 34"; 3. Leipheimer (Usa) a 43"; 4. PELLIZOTTI a 2'00"; 5. Sastre (Spa) a 2'52"; 6. BASSO a 3'03"; 7. Rogers (Aus) a 3'05"; 8. SIMONI a 5'17"; 9. BRUSEGHIN a 5'26"; 10. Arroyo (Spa) a 6'01"; 11. Loevkvist (Sve) a 6'26"; 13. GARZELLI a 7'15"; 14. Armstrong (Usa) a 7'28"; 17. CUNEGO a 8'43"; 46. pinotti A 35'34"; 89. POSSONI a 1.20'15"; 111. VANOTTI a 1.42'08"; 139. CACCIA a 2.08'49". 

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