Caccia, inviato web: «Il caldo
potrebbe influenzare la corsa»

I corridori del Giro d’Italia sono attesi da una tre giorni molto impegnativa, iniziata con la tappa che da Campi Bisenzio ha portato la carovana fino a Bologna San Luca. I big della classifica hanno però tradito le attese e la maglia rosa di Denis Menchov non è mai stata messa in pericolo: l’atleta della Rabobank ha dato il lasciapassare alla fuga decisiva che è così giunta all’arrivo, nonostante gli sforzi della Lpr.

Il vero protagonista della 14ª tappa è stato il caldo. «L’alta temperatura ha fatto diverse "vittime" oggi – afferma l’inviato speciale web Diego Caccia –. Durante tutto il percorso ho consumato 8 borracce (4 litri d’acqua) e certi miei compagni sono arrivati fino a dieci. Il fattore caldo può essere decisivo per il finale della corsa rosa: qualche big potrà andare in difficoltà. Fortunatamente io sono un corridore che non ha alcun problema a correre a queste temperature».

Le prossime due tappe saranno quindi degli ottimi banchi di prova per i leader della classifica. «Domani si arriverà a Faenza - continua Diego -. Il percorso nasconde parecchie insidie, con salite che non sono insidiose dal punto di vista altimetrico, ma sono posizionate una dopo l’altra, senza avere un attimo di recupero. Sicuramente ci saranno diversi attacchi da lontano».

In vista di queste temibili frazioni Caccia traccia un bilancio su questa prima parte di Giro e su quali tattiche potrebbe attuare le squadre più forti. «La Lpr di Danilo Di Luca è in lotta per la maglia rosa. Verso Bologna hanno tirato a tutta, li ho visti un po’ stanchi». Le due corazzate di questo Giro d’Italia, Astana e Liquigas, non hanno ancora svelato completamente le loro carte: «Sono curioso di vedere come si comporteranno questi due team - conclude l’atleta bergamasco -. Di tappe non ne mancano moltissime: ora ci sono due arrivi abbastanza difficili da interpretare, sicuramente qualcosa dovranno pur fare».    
 Simone Masper

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