Caccia: «Prima del Vesuvio
insidie sulla costa amalfitana»

Il Giro d’Italia è ormai arrivato alle battute finali e sulla temibile ascesa del Vesuvio si saprà chi sarà il favorito a due tappe dal termine. Le possibili interpretazioni sulla tappa napoletana sono soltanto due: Menchov resiste in maglia rosa o Di Luca fa saltare il banco.

«Domani arriva il gran giorno per i favoriti - commenta appena dopo l’arrivo di Benevento l’inviato web Diego Caccia -. Il Vesuvio deciderà la corsa, ma bisognerà fare attenzione a tutti i precedenti chilometri».
 
La 19ª tappa porterà la carovana da Avellino alla vetta del Vesuvio (164 km) e, prima della salita finale, i corridori dovranno affrontare tutta la costiera amalfitana, caratterizzata da strade pericolose, scivolose: basta una caduta per mandare all’aria mesi e mesi di duro lavoro, come successe su queste strade a Marco Pantani nel 1997 .

«Se l’andatura sarà alta, bisognerà stare nelle prime posizioni per non rischiare cadute: sarà una tappa nervosa, con questa lunghissima strada che costeggia il mare, ricca di strappi. Chi vuole vincere la corsa deve assolutamente prenderla nelle prime posizioni».

Il pronostico dell’inviato speciale web sembra più incerto del solito: «Per la tappa dico Danilo di Luca - prosegue Diego -, ma è tutto da vedere: può davvero succedere di tutto sulla salita finale, lunga 12 km. Sarà l’ennesima salita strana di questo Giro visto che dal livello del mare si sale in così pochi chilometri fino a 574 metri. Le squadre dei leader cercheranno di tenere cucita la corsa, anche se personalmente spero d’inserirmi in una fuga».

I corridori sono da poche ore transitati sul traguardo di Benevento e il bilancio della tappa odierna in casa Barloworld è più che positivo: «Per l’ennesima volta - conclude il ciclista di Locate di Ponte San Pietro - sono riuscito ad entrare in qualche gruppetto di avventurieri, ma non è mai stata la fuga buona! Il mio compagno Felix Cardenas ha trovato il gruppetto giusto ed è riuscito ad arrivare sino all’arrivo, giungendo secondo alle spalle di Scarponi».
 Simone Masper

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