Una vittoria che sembra fatta
per ridare fiducia all'ambiente

Altro che risultato scontato alla vigilia, con l'Atalanta vittima predestinata dell'Udinese degli otto nazionali. I nerazzurri hanno sfoderato una prestazione super, sbancando così il Friuli con pieno merito. Ma al di là dei pur preziosi 3 punti per la classifica, stupisce l'autorità con cui è maturato il successo.

Mister Antonio Conte ha azzeccato ogni mossa, ha messo il bavaglio al temuto attacco dell'Udinese, nonostante l'emergenza formazione. Non c'è che dire: il tecnico pugliese ci ha restituito un'Atalanta tutta concretezza e veloce, caparbia nelle ripartenze. I padroni di casa, alla fine si son dovuti inchinare ai siluri di Valdes e di un De Ascentis più che sorprendente, considerando il lungo stop, e schierato in campo per esigenze contingenti.

Una vittoria che, oltre a riportare l'Atalanta in una posizione di classifica non più così pericolosa sembra fatta apposta per ridare fiducia all'intero ambiente. Non è un caso, secondo noi, che Conte sia ancora imbattuto e che in fin dei conti l'Atalanta, nelle quattro partite di sua gestione, ha raccolto meno di quanto meritato.

Perché non tener presente che nella conferenza stampa di venerdì a Zingonia sempre Conte nell'evidenziare le fisiologiche difficoltà della sfida in Friuli aveva detto «noi siamo in continua crescita per cui cercheremo, a nostra volta, di procurare non pochi problemi agli avversari di turno».

E che razza di problemi, dal primo all'ultimo istante di una partita briosa e dai ritmi costantemente elevati. Adesso arriva il trittico delicato con Parma, Livorno e Cagliari, ma le premesse sono rassicuranti.

Oltre che con il gioco, i nerazzurri si sono riappacificati con i propri tifosi. E a proposito di supporter, un vero peccato che anche a Udine non abbiano potuto brindare alla prima vittoria del corrente campionato con capitan Doni e compagni.

Arturo Zambaldo

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