Atalanta, buono il mercato
Ma ora serve un po’ di prudenza

Se si è ricorsi, in casa Atalanta, a un paio di importanti correttivi al mercato di riparazione invernale significa che la precedente campagna acquisti-cessione dell’estate non è risultata del tutto convincente.

E dire che, all’unanimità, gli operatori di mercato erano stati oggetto di vivi complimenti. Poi anche nel calcio, evidentemente, vale sempre il detto «fammi indovino e ti farò ricco». Sicché, strada facendo, il rendimento di Denis non è stato all’altezza delle aspettative e i naturali sostituti di Bonaventura – Papu Gomez e D’Alessandro – hanno stentato ad esprimersi al meglio.

Aggiungiamo gli imprevedibili forfait dei lungodegenti Estigarribia e Raimondi e il quadro è presto che fatto. E così si è cercato di correre ai ripari ingaggiado il cileno Pinilla e l’olandese Emanuelson. Due arrivi, dalle caratteristiche tecniche, non affatto trascurabili. È il caso di ricordare che Pinilla con la rovesciata vincente di domenica contro il Cagliari, ha regalato 3 preziosi punti e aumentato la distanza con i sardi in classifica. Emanuelson, nello spezzone di partita ha deliziato gli spettatori con 3-4 giocate sopraffine.

Insomma, i presupposti per giudicare in maniera positiva quanto Giovanni Sartori ha portato a termine, esistono. Al tempo stesso, però, non ci sembra il caso di cantar vittoria con eccessivo anticipo. Qualcosa ci avrà pur insegnato la discutibile super valutazione data alla rosa consegnata a mister Stefano Colantuono, al via del campionato in corso. In altre parole, pur promuovendo il mercato di riparazione nerazzurro, essere prudenti sarebbe quanto meno opportuno.

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