Atalanta, che rimonta: da 0-2 a 3-2!
Batte il Cesena e si stacca dal fondo

Partita incredibile e rimonta pazzesca dell’Atalanta che perdeva per 2-0 in casa contro il Cesena penultimo e ha vinto per 3-2 con le tre reti segnate in meno di dieci minuti a cavallo dei due tempi. Tre punti che regalano ai nerazzurri tanta serenità e una classifica meno preoccupante.

ATALANTA-CESENA 3-2

RETI: 31’ pt e 43’ pt Defrel, 46’ pt Benalouane, 5’ st Stendardo, 7’ st Moralez.

ATALANTA (4-4-1-1) : Sportiello 6; Benalouane 6,5, Stendardo 6,5, Cherubin 5,5, Del Grosso 6; Zappacosta 6 (32’ pt D’Alessandro 6,5), Cigarini 6, Carmona 5,5, Gomez 5 (1’ st Bianchi 7); Moralez 7,5; Denis 6 (28’ st Migliaccio 6). In panchina: Avramov, Frezzolini, Bellini, Scaloni, Biava, Grassi, Baselli, Spinazzola, Molina. All. Colantuono.

CESENA (4-3-1-2): Leali 5; Capelli 5,5, Volta 6, Lucchini 5,5, Renzetti 6; De Feudis 6, Giorgi 6 (24’ st Rodriguez 5,5), Cascione 6,5 (39’ st Tabanelli sv); Brienza 6 (36’ st Hugo Almeida sv); Djuric 6, Defrel 7. In panchina: Bressan, Cazzola, Magnusson, Mazzotta, Coppola, Agliardi, Carbonero, Succi, Garritano. All. Bisoli.

Arbitro: Di Bello di Brindisi 6.

Note: 1.817 spettatori paganti, 10.678 abbonati (ma molti non c’era perché privi della tessera del tifoso). Ammoniti Carmona, Defrel, Lucchini, Giorgi, De Feudis, Benalouane, Renzetti e Sportiello. Corner 4-2 per l’Atalanta. Recupero 1’+3’.

Che si può dire di questa partita? Che sì, ci sono le strategie, c’è la tattica, che sono naturalmente molto importanti, e sì, ci sono i dati statistici e le tendenze, ma alla fine c’è un pallone, ci sono i blackout e le reazioni d’orgoglio, ci sono centimetri, pali e papere, emozioni, sentimenti e dettagli. E così è scaturito uno scontro salvezza assolutamente fuori da uno schema logico che ha sorriso giustamente all’Atalanta dopo i brividi.

Subito la classifica, anche se manca una sfida fondamentale, ovvero Cagliari-Chievo, che sarà disputata lunedì. L’Atalanta, che era quartultima a +1 dall’area retrocessione e a +3 dal Cesena penultimo, ora è balzata a quota 14 superando il Torino (13), allontanandosi da Cagliari (11) e Chievo (10) e staccando nettamente Cesena (8) e Parma (6), serissime candidate alla retrocessione. È stata una bella boccata d’ossigeno, anche se naturalmente non è che tutti i problemi sono stati risolti.

Che sia stata una partita imprevedibile lo testimoniano anche i gol e le chance da rete create dall’Atalanta. I nerazzurri aveva segnato 5 reti in 13 partite, ne hanno realizzate 3 in una volta sola e addirittura condensate in meno di 10’, dal 46’ del primo tempo al 7’ del secondo tempo. E che dire delle palle-gol? Ci sono state partite in cui i bergamaschi ne hanno costruita al massimo una, stavolta ne hanno addirittura create quattro nell’arco di due minuti scarsi (dal 34’ st al 35’ st).

E allora raccontiamolo in sintesi questo scontro salvezza, nel quale è stata assoluta protagonista la difesa atalantina: che è stata sorpresa nei primi due gol del Cesena, ma si è riscattata nel senso che sono stati due componenti del pacchetto arretrato, Benalouane e Stendardo, a realizzare le prime due reti nella rimonta. Che si è potuta concretizzare anche - ecco una ragione tattica ben definita - grazie all’ingresso di una seconda punta nella ripresa (Bianchi in sostituzione del deludente Gomez) e al regalo con il fiocco del portiere Leali che ha favorito il 3-2 di Moralez, secondo noi miglior nerazzurro in campo.

Primo tempo nel quale si è vista un’Atalanta contratta che probabilmente ha risentito della delicatezza del match. C’era stata comunque una limpidissima palla-gol vanificata al 24’ pt da Gomez, autore di un impreciso colpo di testa da posizione molto favorevole. Al 31’ pt il patatrac: nessuno contrastava Defrel che, all’interno destro dell’area, aveva anche il tempo di portarsi la palla sul sinistro e prendere la mira per infilare Sportiello nell’angolino basso più lontano. Quando (41’ pt) Defrel - ancora troppo libero in area, stavolta a sinistra - ha raddoppiato (palla sotto le gambe di Stendardo che aveva tentato di recuperare) con l’ennesimo diagonale vincente, sullo stadio è sceso il gelo. E qualche fischio.

Si stava materializzando il disastro. Invece, l’Atalanta ha avuto la bravura e la fortuna di dimezzare il ritardo nel primo minuto di recupero con un gol - da centravanti di razza - di Benalouane che ha stoppato di petto in area e con un destro in girata ha trafitto Leali. Il difensore nerazzurro sembrava in fuorigioco clamoroso e invece sulla fascia laterale c’era Defrel, proprio l’autore della doppietta per il Cesena, che stata rientrando a passo lentissimo e che ha tenuto in gioco Benalouane.

Nella ripresa Colantuono ha subito inserito Bianchi che ha dimostrato immediatamente di poter dare maggior peso all’attacco atalantino. Proprio Bianchi al 5’ st ha incornato una punizione da destra di Cigarini, Leali a riuscito a respingere con una mano protesa la sfera sulla quale si è fiondato Stendardo che l’ha infilata in rete. Due a due. E 2’ dopo, al 7’ st, l’Atalanta ha firmato il sorpasso: Leali ha calciato il pallone addosso a Capelli e il rimpallo si è trasformato in un formidabile assist per Moralez che ha segnato a porta vuota.

È stato un gol che ha distrutto psicologicamente il Cesena: i romagnoli hanno tentato di pareggiare, ma sono stati velleitari e mai pericolosi. Al contrario, l’Atalanta in contropiede ha avuto una miriade di possibilità per fare poker. Ne avevamo accennato prima: traversa di Del Grosso e recupero miracoloso di Volta su Carmona al 34’ st, palo di Migliaccio e deviazione svirgolata da Stendardo a un metro dalla porta al 35’ st.

Quanto ai singoli, Moralez numero uno (un gol e tante giocate importanti; avrebbe potuto raddoppiare con un pallonetto al 42’ st) insieme a Bianchi che ha cambiato tatticamente la partita. Tra i giocatori più rappresentativi sufficienza per Cigarini e per Denis che continua a non segnare ma perlomeno si danna come un matto, mentre è da bocciare Gomez che proprio non ingrana.

Marco Sanfilippo

CRONACA

Atalanta in campo al Comunale di Bergamo contro il Cesena in un match fondamentale in chiave salvezza: i nerazzurri sono quartultimi con 11 punti, i romagnoli penultimi a quota 8. È una sfida da non fallire, da vincere.

Come era stato previsto, mister Colantuono - orfano di Raimondi - ha deciso di avanzare Zappacosta come esterno destro di centrocampo inserendo Benalouane in difesa sulla fascia. In panchina, dunque D’Alessandro che, con Molina e Spinazzola, era uno dei tre papabili per sostituire Raimondi. Per il resto, schieramento (4-4-1-1) confermato con Gomez esterno sinistro di centrocampo e Moralez a supporto di Denis.

Nel Cesena sono quattro gli ex atalantini in campo e ci riferiamo a Capelli e Lucchini in difesa e a Giorgi e Brienza a centrocampo.

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