Grande Atalanta sotto la pioggia
Piegata la Lazio in rimonta: 2-1

Una grande Atalanta ha piegato al Comunale di Bergamo la Lazio per 2-1 in rimonta: dopo il gol su punizione di Biglia al 16’ pt, i nerazzurri hanno pareggiato nella ripresa con un’autorete di Basta al 24’ st e sorpassato i rivali al 41’ st con una gemma di Gomez. I bergamaschi si confermano settimi a quota 17 punti.

ATALANTA-LAZIO 2-1

RETI: 16’ pt Biglia, 24’ st autorete Basta, 41’ st Gomez

ATALANTA (4-3-3): Sportiello 6; Masiello 6,5, Stendardo 8, Paletta 7, Dramè 6 (13’ st D’Alessandro 7); Carmona 6,5, De Roon 6,5, Kurtic 5,5 (4’ st Raimondi 7); Gomez 8, Pinilla 6, Moralez 6,5 (33’ st Cherubin sv). In panchina: Bassi, Radunovic, Brivio, Conti, Migliaccio, Cigarini, Grassi, Monachello, Denis. All. Reja.

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti 6; Basta 5, Hoedt 5,5, Gentiletti 6, Lulic 5,5; Onazi 6 (35’ st Klose sv), Biglia 6,5; Candreva 6, Milinkovic-Savic 6,5, Anderson 5,5; Matri 5 (19’ st Djordjevic 5,5). In panchina: Berisha, Mauricio, Radu, Konko, Braafheid, Patricio, Mauri, Cataldi, Morrison, Kishna. All. Pioli.

Arbitro: Irrati di Pistoia 6.

Note: spettatori paganti 3.982, abbonati 10.537 per un incasso di 56.175 euro. Ammoniti Biglia, Onazi, Masiello, Lulic, Milinkovic-Savic e Raimondi. Corner 6-4 per la Lazio. Recupero: 1’+3’.

È stata davvero una bellissima impresa quella dell’Atalanta che ha riscattato il ko di Torino contro la Juventus con una prestazione di grande determinazione, spirito di sacrificio e anche di gioco. Sì, perché dopo i primi 45’, nei quali i nerazzurri avevano sofferto il possesso di palla della Lazio che vanificava il pressing dei bergamaschi, nella ripresa mister Reja ha cambiato ripetutamente modulo e interpreti, pareggiando con il 4-4-1-1 e vincendo nel finale ancora con il 4-3-3. Una prestazione di maturità dell’Atalanta che ha conquistato la vittoria più prestigiosa - i biancocelesti erano terzi - e significativa del suo campionato.

La Lazio, che già aveva sfiorato il gol al 7’ pt (quasi autorete di Masiello), ha segnato al 16’ pt quando Biglia ha calibrato splendidamente una punizione dai 20 metri insaccando la palla alla destra dell’immobile Sportiello. L’Atalanta ha tentato di reagire, ma il suo 4-3-3 era timido, non pungeva. Soltanto al 32’ pt si concretizzava una palla-gol con Stendardo che arrivava in tuffo di testa con una frazione di secondo di ritardo sulla punizione da sinistra di Gomez.

Nella ripresa Reja ha inserito subito Raimondi per Kurtic, dal 4-3-3 al 4-4-1-1 con Raimondi sulla destra a centrocampo, Gomez a sinistra e Moralez trequartista a supporto di Pinilla. E l’Atalanta, più veloce e incisiva, ha avuto subito due belle chance, al 4’ st con Pinilla (su assist di Moralez, il cileno è stato impreciso al tiro) e all’8’ st con Moralez (smarcato da Raimondi, parata in due tempi di Marchetti). Al 13’ c’è stato l’ingresso di D’Alessandro (per Dramè) che si è sistemato sulla fascia destra con Raimondi indietreggiato in difesa a sinistra.

La Lazio, che aveva avuto un paio di possibilità in contropiede, ha incassato il pareggio al 24’ st per un clamoroso infortunio di Basta: traversone basso da sinistra di Gomez e il difensore serbo ha rinviato di destro colpendo però il suo stinco sinistro, cosicché la palla è carambolata beffardamente in rete per l’1-1.

I biancocelesti hanno tentato di scuotersi nel tentativo di vincere, ma senza dare al loro gioco grande intensità. Al 32’ st Reja ha inserito Cherubin per Moralez e l’Atalanta si è riassestata con il 4-3-3: Cherubin a sinistra in difesa, Raimondi (al terzo cambio di ruolo!) centrocampista di destra e in attacco D’Alessandro-Pinilla-Gomez. Pioli ha dato spazio al 35’ st a Klose optando per le due punte (nel frattempo Djordjevic aveva rilevato il deludente Matri), a testimonianza di quanto volesse i tre punti. Per qualche minuto è stato quasi assedio della Lazio, ma alla fine è stata la maggiore cattiveria agonistica dell’Atalanta a emergere. Al 41’ st Stendardo ha lanciato sulla destra D’Alessandro che è entrato in area e ha passato la palla a Gomez (favorito anche da un velo di Raimondi), smarcatissimo in area: il Papu ha stoppato e preso la mira, è sembrato per un attimo che la sfera dovesse finire fuori dallo specchio della porta e invece l’esecuzione è stata perfetta, palla sul palo alla sinistra di Marchetti, quasi all’incrocio, e in gol per l’apoteosi nerazzurra sotto la pioggia.

Eccoci ai singoli: monumentale in difesa Stendardo dal primo all’ultimo minuto e monumentale Gomez nella ripresa. Con loro bravissimi anche Raimondi e D’Alessandro che hanno cambiato il match nel secondo tempo, quando comunque è stata tutta la squadra - governata da Reja, abilissimo stratega in panchina - a cambiare passo confermandosi fortissima in casa con quattro vittorie e un pareggio in cinque partite per la gioia dei tifosi , fradici ma felici.

Marco Sanfilippo

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Atalanta e Lazio in campo allo stadio Comunale di Bergamo per la 10ª giornata infrasettimanale del campionato di serie A. Dopo il ko di Torino contro la Juventus, ennesimo esame delicato per i nerazzurri davanti a una delle terze della classe. Anche stavolta nessun turnover pesante nello schieramento (4-4-3) dei bergamaschi con mister Reja che si limita a dare spazio a centrocampo a Carmona concedendo un turno di riposo a Grassi, mentre in attacco si rivede il tridente titolare formato da Pinilla, Moralez e Gomez (in panchina a Torino per l’impiego di D’Alessandro, anche se nella ripresa il Papu aveva sostituito nella ripresa Maxi). In difesa c’è Stendardo accanto a Paletta come centrale, in quanto Toloi è squalificato, e a destra Masiello rileva Bellini, infortunatosi domenica e nemmeno in panchina contro la Lazio.

Nel 4-2-3-1 della Lazio l’unico punta è Matri (Klose in panca) supportato da Milinkovic-Savic, Candreva e Felipe Anderson. I biancocelesti allenati da Pioli - che hanno 18 punti - hanno sempre vinto in casa, ma in trasferta hanno sofferto tantissimo raggranellando 3 punti in quattro partite e prevalendo soltanto contro il Verona in rimonta. Per il resto ko, anche pesantissimi (0-4 contro il Chievo e 0-5 contro il Napoli). I nerazzurri, invece, a quota 14, sono imbattuti in casa: tre affermazioni e un pareggio incassato al 97’ contro il Verona.

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