Atalanta, Pagliuca: «Vogliamo investire tanto». Gasp scatenato: «Voglio attaccanti ma non riesco a farmi capire»

Le dichiarazioni. Il neo co proprietario della società nerazzurra ha parlato ai microfoni di Dazn alla fine della gara contro il Milan. Poi è stata la volta di Gasperini che ha fatto delle dichiarazioni infuocate contro la stampa e incalzato la società che da anni non lo ascolta e non «gli compra» attaccanti.

«Abbiamo giocato una gara incredibile, c’è stato uno spirito incredibile, ho bisogno di un pacemaker, ci sono state tantissime emozioni. Qual è la mia strategia per il futuro? Vogliamo investire per poter alzare l’asticella, ci sono già giocatori importanti, la famiglia Percassi ne sta cercando altri.

L’obiettivo è investire per migliorare ancora». Così Stephen Pagliuca, co-chairman dell’Atalanta, ai microfoni di Dazn al termine del pareggio per 1-1 contro il Milan.

Le infuocate dichiarazioni del Gasp

«Atalanta più accorta? Lo scorso anno c’era l’esigenza di dover vincere la partita, c’era una corsa avvincente, in qualche partita c’è stata un pò di euforia, abbiamo esagerato un pò. Quest’anno è diverso, si riparte: si parla sempre di gol, ma ad esempio mi ricordo la gara in dieci con il Real Madrid, quando l’Atalanta decide di difendere lo sa fare bene».

«Malinovskyi con me ha sempre giocato tantissimo e questa sera ha superato il dolore per una botta al polpaccio. Ma non sono bravo a far passare il messaggio che serve un altro attaccante, anche se ci provo da anni». Gian Piero Gasperini lamenta il mancato intervento sul mercato da parte dell’Atalanta pur elogiando il centrocampista ucraino adattato a punta e oggi a segno: «Chissà cosa si sarebbe detto se avesse dovuto rinunciare alla partita - polemizza il tecnico nerazzurro -. Sono anni che dico che ci servono due attaccanti: dopo il Papu Gomez e Ilicic non c’è stato ricambio nel ruolo, lì si sono adattati anche Pessina e Pasalic. A me servono giocatori che entrino in area. La loro assenza è la causa del perché nello scorso girone di ritorno abbiamo avuto difficoltà a segnare, rimanendo fuori dall’Europa».

Gasperini mette il dito nella piaga: «La squadra mi ha sempre dato soddisfazioni al netto di qualche difficoltà tecnica e di organico - dice -. In anni di Champions non siamo mai riusciti a completarlo: eppure prendere attaccanti è la prima cosa per rinforzarsi, lo fanno tutti. Non sono credibile né bravo a farmi prendere i giocatori. Anche se Pagliuca, che ci ha visitato per l’occasione, insieme ai Percassi garantirà il futuro della società».

C’è anche una frecciata alla stampa: «Due martedì fa allo stadio avevamo fatto un allenamento con novemila tifosi, alla rifinitura di sabato erano più di duemila. Sulla stampa si descrive una realtà diversa, quella vera s’è vista col Milan. Se mi si chiede lo scudetto e la Champions ogni anno, sono l’allenatore sbagliato».

Infine, sulla partita: «Sul pari non abbiamo scalato dal calcio d’angolo e siamo rimasti sorpresi. Sono dispiaciuto perché erano frangenti in cui avevamo più spazi e abbiamo sfiorato il secondo gol - chiude -. Djimsiti ha preso una brutta botta al perone da Origi che stava calciano e deve fare una radiografia. Siamo molto preoccupati, speriamo sia solo una forte contusione».

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