«Atalanta, vinci sempre in casa»
È l’urlo del guerriero Carmona

Adesso che si sente bergamasco, non ama sentirsi chiedere del mercato. Adesso che è diventato un cultore della polenta taragna, lancia un’idea alternativa per il finale di campionato: fare del Comunale il «fortino».

Adesso che si sente bergamasco, non ama sentirsi chiedere del mercato. Adesso che è diventato un cultore della polenta taragna, lancia un’idea alternativa per il finale di campionato: fare del Comunale il «fortino».

Carlos Carmona è celebre tra gli addetti ai lavori per la sua riservatezza. Interviste con il contagocce, la privacy da tutelare a tutti i costi. Poi a volte gli capita di lasciarsi convincere e di scoprirsi più loquace di quel che vorrebbe sembrare. Partendo dalle ultime domeniche: gol al Chievo; gol clamorosamente sbagliato con la Lazio; gol alla Samp.

Questa è la miglior stagione della sua carriera?

«Sto bene, mi alleno bene, penso solo al calcio, lavoro ogni giorno per migliorare. Sono in Italia da sei anni, certamente sono maturato, ho fatto esperienza e sono cresciuto».

Come l’Atalanta in questo momento.

«Si, stiamo benissimo. E credo che creeremo qualche grattacapo anche all’Inter».

Veniamo dal 4-3 dell’anno scorso. Con quel suo finale burrascoso: botte da orbi, tre turni di squalifica...

«Lasciamo perdere, di quell’episodio mi vergogno ancora oggi. Ma abbiamo chiarito tutto all’andata, capitolo chiuso. M’importa la gara, vorrei fare punti».

Per arrivare dove? Maxi ha detto all’8° posto, c’è chi punta a stare nei primi dieci, c’è l’ipotesi di rincorrere i 52 punti del record in A. Lei che obiettivo si pone?

«Tra questi credo che il traguardo meno difficile sia restare nella parte sinistra della classifica, entro il 10° posto. Ma io non guardo i punti, preferisco pormi un altro obiettivo: da qui alla fine in casa vorrei vincere sempre».

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