Beppe Signori, quel post su Facebook
Poi la conferma: embolia polmonare

L’ex attaccante ricoverato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna per cinque giorni, ora sta meglio. Nei giorni scorsi il misterioso post sul suo profilo Facebook.

Un ricovero di cinque giorni nel reparto di Terapia intensiva cardiologica dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, a causa di una embolia polmonare, per Beppe Signori, ex attaccante bergamasco di Foggia, Lazio e Bologna. A riportare la notizia è «Il Resto del Carlino».Sulla sua pagina Facebook, mercoledì 23 gennaio, l’ex attaccante della Nazionale aveva scritto: «Il mio cuore e io ringraziamo gli amici Mario Lima, Gianni Marmi e Giovanni Sisca, prof. Stefano Nava, prof. Mario Lima e prof. Claudio Rapezzi, dott. ssa Filomena Carfagnini, dott. Stefano Pancaldi e tutto lo staff dell’Utic del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi Bologna. Grazie».

Ora, ha raccontato Signori al quotidiano emiliano va «molto meglio, grazie. Mi ritengo fortunato per come è andata e perché mi sono trovato al Sant’Orsola, dove tutti sono stati eccezionali, mostrando grande professionalità. Mi sentivo la tachicardia e poi ero affaticato, non stavo bene: da sportivo ho capito che c’era qualcosa che non andava, soprattutto perché non ho mai avuto problemi. Così mi sono rivolto al professor Lima, che è un mio amico».

Quindi, aggiunge, «il professor Lima mi ha fatto fare i primi esami, ha capito che non c’era tempo da perdere e, a sua volta, mi ha indirizzato al professor Nava. Negli ambulatori della Pneumologia si è compreso che avevo un’embolia polmonare, il cuore faceva 160 battiti al minuto, quando uno sportivo è attorno ai 50. Insomma, ero a rischio di infarto. E dalla visita sono finito direttamente nella terapia intensiva cardiologica, dove sono rimasto cinque giorni».

Il malore, argomenta, «diciamo che è stato un fulmine a ciel sereno e anche in famiglia si sono preoccupati. Ma il peggio è passato, anche se farò altri controlli ed esami. Comunque - conclude Signori - sono stato assistito benissimo e per questo quando sono tornato a casa ho voluto ringraziare tutti con il post».

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