Con Reja e Marino di nuovo insieme
rivedremo il Denis super bomber?

German Denis-Edy Reja-Pierpaolo Marino: trio ricomposto a Bergamo, dopo aver operato al Napoli. E non a caso, a contattare lunedì scorso Reja, l’indomani del flop casalingo con la Sampdoria, è stato Marino, con l’assenso del presidente Percassi.

Al primo contatto ufficiale di giovedì con la stampa, poi, sempre Reja ha posto l’accento sul pronto reintegro ad ogni effetto, del Tanque. Insomma, totale fiducia nei confronti dell’argentino da parte del tecnico goriziano che l’avrebbe rivoluto anche quando gestiva la panchina della Lazio.

Una sorta di scommessa visto che sin qui Denis è risultato la fotocopia sbiadita dell’applaudito goleador dei precedenti tre tornei disputati in nerazzurro. «Lo conosco bene - ha detto il nuovo tecnico, in conferenza, a Zingonia -, ha bisogno di sentire fiducia attorno a sé, perché sa come segnare ed essere, pure, di appoggio ai compagni».

L’attaccante, adesso è consapevole di avere in Reja il tecnico che lo proteggerà o ancor meglio coccolerà per farlo ritornare quello che si conosceva. Altro, cioè, che vederlo utilizzare a intermittenza. Fermo restando la presenza in organico di tre pari ruolo, Bianchi, Boakye e Pinilla (elencati in ordine alfabetico), terzetto che dispone di caratteristiche sicuramente da non sottovalutare.

Ma Marino cosa centra nella certificata sintonia tra tecnico e Denis? Centra, centra. Da direttore generale avrà legittima licenza di conferire con Reja considerati per di più i rapporti amichevoli e professionali intrattenuti negli anni. Per Reja, riteniamo che Marino possa costituire il classico punto di riferimento per molti aspetti. Tra i prioritari quello di un accelerato ambientamento nel club atalantino tanto più che al termine del torneo mancano solo poco più di due mesi.

Arturo Zambaldo

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