Iannone e Rossi sul podio al Mugello
Ma a godere è Lorenzo, a -6 da Vale

Giornata di grande passione, emozione, agonismo, successo, delusione, rammarico, quella vissuta al Mugello per il Gran Premio d’Italia della MotoGP. Due italiani sul podio per la festa dei tifosi in rosso e in giallo, peccato che sul gradino pù alto ci sia Jorge Lorenzo.

Ma il mallorchino con la Movistar Yamaha numero 99 è stato perfetto per tutto il weekend e solo un Andrea Iannone in stato di grazia gli ha tolto la soddisfazione di partire al palo. «Por fuera», però, si è immediatamente rifatto con una partenza fantastica, perfetta, come solo lui sa fare, recuperando in pochi metri la prima posizione, dopo che Iannone era scattato con qualche millesimo di secondo di anticipo sullo spegnersi delle luci del via.

Lorenzo ha fatto una gara di testa, senza rivali, macinando chilometri e decimi di vantaggio sugli avversari mettendo tra se e gli altri una mezza dozzina di secondi che ha mantenuto fino al traguardo. Alle sue spalle si è scatenata una lotta che ha visto protagonisti i due della Ducati, le due Honda Hrc e nei giri finali anche l’altra Yamaha Factory di Rossi. Ma già al via si sono vissuti attimi importanti, a parte la prima posizione immediatamente recuperata da Lorenzo.

Rossi parte male e dall’ottavo posto scivola più indietro. Marc Marquez, invece, recupera subito, era scattato dalle retrovie, e dopo tre giri il campione in carica è alle spalle di Lorenzo, Dovizioso e Iannone. La sua guida è scomposta, così come la sua Honda Hrc che proprio di frenare in modo corretto non ne vuole sapere. Ma il pilota di Cervera ci mette tutta la sua grinta. Vuole far dimenticare a tutti i costi il sabato nero delle qualifiche.

Supera più volte i due della Ducati, battaglia con loro, li passa e viene a sua volta sorpassato perché appunto deve allargare in frenata. Uno dei suoi avversari, Dovizioso è costretto ad alzare bandiera bianca a 10 dal termine per un problema meccanico. Ma quattro giri più tardi arriva la conferma che quella di Marquez è stata una gara oltre il limite: scivola per terra, finisce nella ghiaia e per lui il sogno di finire sul podio svanisce. La sua caduta, però, spiana la strada a Valentino Rossi.

Il «Dottore» approfittando della bagarre tra le due GP15 e le due RC213V si avvicina giro dopo giro e quando Marquez è ormai fuori gara infila come solo lui sa fare l’altra HRC di Dani Pedrosa, acciuffando il terzo posto e provando negli spiccioli di gara che rimangono a prendersi anche la seconda piazza. Ma lì davanti c’è un Andrea Iannone che non sente il dolore per l’infortunio alla spalla, ma che serra ancora di più la manetta della sua rossa Ducati portandola al secondo posto.

E quindi via alla festa dei tifosi di Lorenzo, di quelli della Ducati per Iannone e del popolo giallo per Valentino. In classifica Rossi è sempre primo (118 punti) ma il suo vantaggio sul compagno di squadra si è ridotto a sei lunghezze (112). Ma se tra due settimane al Catalunya dovesse realizzare il poker, Lorenzo gli leverebbe posto di leader della classe regina. Andrea Dovizioso resta fermo al terzo posto con 83 punti, due in più di Iannone che scavalca Marquez fermo a 69.

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